Itinerario sulla costa irlandese, da Derry alla contea di Kerry

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Bastano un paio di ore di volo dall’Italia per raggiungere l’Irlanda. E poi, c’è solo l’imbarazzo della scelta su cosa vedere in un’isola che assomiglia a un immenso giardino appoggiato sull’oceano: 3500 chilometri di coste frastagliate, dove si alternano spiagge a castelli, a scogliere, a villaggi medievali.

Noi vi consigliamo un itinerario che parte dall’estrema punta orientale nella parte britannica ovvero l’Irlanda del nord e termina oltre i tre quarti della costa costa occidentale, quando siamo già nella Repubblica d’Irlanda.

La prima tappa del nostro viaggio non può che essere costituita dalla meravigliosa Giant’s Causeway e dei suoi dintorni, di cui abbiamo già parlato. Vi basterà cliccare sul link per scoprire tutto.

Ci dirigiamo poi verso ovest ed entriamo a Derry, nome generalmente preferito a quello ufficiale di Londonderry, che alcuni irlandesi trovano offensivo poiché questo è il baluardo indipendentista dell’Irlanda del Nord. Visitare il bellissimo Tower Museum è una ragione sufficiente per recarsi a Derry, ma tutta la città è molto pittoresca e interessante: gli abitanti sono particolarmente fieri delle mura del XVII secolo, con l’edificio storico chiamato Double Bastion e la terrazza della Grand Parade. Ma le immagini che più colpiscono i visitatori stranieri sono gli enormi murales che raccontano la storia della recentissima guerra civile (soprattutto del tristemente famosa domenica conosciuta come “Bloody Sunday”) ma che presentano anche molti simboli della speranza in un futuro di pace.

Prossima tappa a Narin, pittoresco villaggio abbarbicato sugli scogli di una grande baia nella contea di Donegal. Bello passeggiare sulla lunga spiaggia sabbiosa oppure, se il tempo è clemente, pagaiare su un’agile canoa. Non molto lontano da qui, un laghetto chiamato Lough Doon: anche su questo si può remare su una barchetta a noleggio per raggiungere l’isolotto su cui sorgono i resti del Doon Ring Fort, costruito più di 2000 anni fa. L’edificio è costruito in pietre a secco, ha una forma circolare e vi si accede mediante un cunicolo strettissimo. Anguste scalette conducono poi al camminamento sulle mura di cinta, dove l’edera la fa da padrona. L’atmosfera è molto suggestiva e non può che suggerire antiche storie di fantasmi.

Restando nella contea di Donegal, andiamo poi a Kilcar, dove si può visitare una filanda di tweed, dove antichi telai perfettamente conservati producono ancora oggi tessuti preziosi e caldissimi.

Proseguiamo verso sud, arrivando a Clifden, contea di Galway. Siamo ormai nel cuore dell’Irlanda indipendente e della sua regione selvaggia chiamata Connemara. Qui visitiamo l’Omoy Island, un isolotto tidale che si unisce alla terra ferma due volte al giorno, quando la marea scende. Se il mare si ritira, il canale può essere attraversato a piedi (su scogli e sabbia) oppure a cavallo. Si raggiunge così la spiaggia delle sirene: secondo i miti celtici questi esseri mitologici prenderebbero le sembianze di foche, che infatti si vedono mentre nuotano oppure si crogiolano al pallido sole.

Tappa storico-culturale al Bunratty Castle (nella foto), nell’attigua contea di Clare: è un insediamento fortificato inizialmente costruito dai Vichinghi, e poi modificato nel corso dei secoli. L’attuale costruzione risale al 1270 e fu opera dei Normanni. Il maniero vale assolutamente una visita: al suo interno, un grande salone un tempo adibito ad armeria, ma ora adibito a ristorante dal menu medievale. Ai piani superiori si trova la grande Sala del trono, decorata da immensi trofei di caccia, armature e vetri piombati. Nei giardini del castello, la ricostruzione accurata di un antico villaggio, con tanto di figuranti e animali da cortile. Vi si possono visitare i vari tipi di abitazione in cui risiedevano ceti sociali diversi: popolani, contadini, notabili; e poi la scuola di gaelico e una degustazione di meravigliosi dolcetti da tè chiamati scones.

Attraversiamo poi la contea di Kerry per giungere a Dingle, gradevole paesino turistico dove abbondano gli artisti di strada, le case colorate e i negozi con insegne bizzarre. L’attrazione della baia è un delfino che non ha paura di avvicinarsi alle imbarcazioni o di fare il bagno con i turisti. La sera, è d’obbligo la visita in un tipico pub, dove di solito la metà del locale è adibita a negozio e l’altra a birreria. Una serata in allegria, ovviamente ascoltando ottima musica irlandese.


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