Úbeda e Baeza: gioielli rinascimentali in Spagna

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chiesa_di_san_pablo_ubedaLe due città di Úbeda e Baeza, che si trovano in Andalusia a una distanza di soli 10 chilometri l’una dall’altra, vissero il periodo di maggiore sviluppo nel XVI secolo, il periodo aureo della Spagna, in cui divennero un vero e proprio modello per l’arte rinascimentale in Spagna e in America Latina. Per l’unità culturale e monumentale che in esse si respira sono incluse da più di un decennio nel Patrimonio dell’Umanità tutelato dall’UNESCO.

Le due piccole città di nascono come antichi insediamenti moreschi del IX secolo con una fortezza, l’Alcázar. Dopo la riconquista cristiana nella prima metà del XIII secolo, l’impianto urbanistico arabo della città non fu sostanzialmente modificato. I primi grandi cambiamenti si ebbero invece con l’inizio dell’epoca rinascimentale. Il XV secolo fu un periodo di prosperità che coinvolgeva quasi esclusivamente una piccola minoranza di nobili e l’ambiente ecclesiastico, ma favorì comunque una ravvivata attività urbanistica. Il muro che separava l’Alcázar dalla città fu smantellato e sul terreno libero vennero costruiti numerosi edifici nuovi nello stile tipico del rinascimento italiano.

La città di Úbeda ha una pianta quadrangolare ed è circondata da mura. La parte più importante della città è la Plaza Vazquez Molina, fiancheggiata da edifici tra i quali spicca la chiesa di El Salvador con uno splendido altare in legno. I cortili di vari palazzi nel centro di Úbeda sono splendidi esempi dello stile rinascimentale della cittadina.

Anche Baeza è racchiusa fra mura, ma la pianta urbana presenta una forma ovale. Punto di riferimento della città è la cattedrale edificata in forma rinascimentale nel 1570. Da non perdere assolutamente anche l’antica Università, oggi collegio, costruita nel 1595.


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