Terni e la sua provincia: borghi e sapori da scoprire in Umbria

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Terni_DuomoOggi vi proponiamo un itinerario nella verdissima Umbria, precisamente nel ternano, punteggiato da tanti piccoli borghi, minuscole e meravigliose realtà da conoscere e tutelare.

Partiamo dal capoluogo, Terni, il cui santo patrono è proprio il famoso San Valentino protettore degli innamorati. La Basilica di San Valentino è proprio il luogo da cui intorno al 1650 è partita la devozione millenaria verso questa figura religiosa.

Cos’altro vedere a Terni?
* Il Duomo (nella foto), dedicato a Santa Maria Assunta. Risale al Seicento, come mostrano le linee barocche – mentre il campanile è del secolo successivo. Al suo interno si trova un antichissimo organo progettato da Gian Lorenzo Bernini.
* L’anfiteatro romano, costruito nel 32 d.C., che originariamente poteva ospitare anche 10.000.
* La piccola porta di Sant’Angelo, una delle quattro antiche entrate romane nella città.
* Tra i più begli edifici nobiliari, ricordiamo Palazzo Mazzancolli (risalente al medioevo), Palazzo Gazzoli (del Settecento, che ospita la Pinacoteca cittadina) e Palazzo Spada (del Cinquecento, sede del Comune).

Negli immediati dintorni di Terni, alla confluenza dei fiumi Velino e Nera si trova la celeberrima Cascata delle Marmore, alta 165 metri. E moltissimi paesini davvero suggestivi, tra cui due frazioni del comune di Avigliano Umbro: il primo si chiama Toscolano e vi abitano poche decine di abitanti. La sua forma circolare è tale per ragioni difensive, perché permetteva di scrutare l’orizzonte a 360° e avvistare eventuali nemici. Il secondo è Santa Restituta, ancora più minuscolo e meno abitato, fu addirittura costruito nelle pieghe della montagna per mimetizzarsi meglio e non essere attaccato dai nemici.

Ancora qualche chilometro e arriviamo a Stroncone, altro borgo medievale del ternano pressoché intatto. Si trova ai confini col reatino e al centro di tre percorsi religiosi importanti: quello di San Benedetto, quello di San Michele Arcangelo e il percorso di San Francesco. Uno dei vanti della città sono gli splendidi corali miniati, visionabili all’interno del Comune.

Infine, poiché anche il palato vuole la sua parte, non dimentichiamo che questa è una zona di superba enogastronomia. Una visita ad agriturismi e taverne permetteranno di gustare i prodotti-base più tipici della regione (olio, pane, funghi, tartufi, castagne e vino) magnificamente combinati e cucinati in manicaretti unici.


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