Vacanze in Sardegna: che cosa vedere a Sassari

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sassariDa sempre città elegante e attenta alle arti e alla cultura, Sassari conserva un tono molto raffinato. Lo si vede nel suo salotto ‘buono’, Piazza d’Italia (nella foto), enorme e irregolare nelle dimensioni e molto scenografica. Sulla piazza si affacciano Palazzo Sciuti (oggi sede della Provincia, in stile neoclassico) e il neogotico Palazzo Giordano. Al centro, il monumento a Vittorio Emanuele II.

La città conserva un nucleo vecchio con vie strette e irregolari, nel quale si trovano notevoli chiese e nobili edifici. Una delle più pittoresche è il corso Vittorio Emanuele II, dove si possono ammirare in prospettiva edifici gotici e palazzi ottocenteschi. La cattedrale di San Nicola è la chiesa più importante di Sassari. Costruita nel XII secolo, era originariamente in stile romanico, ma di quel primo periodo oggi rimane solo la Torre campanaria; tutto il resto, quando la chiesa divenne cattedrale alla metà del XV secolo fu rinnovata in stile gotico catalano, a partire dalla fantasiosa facciata. Nell’interno, gotico-aragonese del XV-XVI secolo, si trovano volte a costoloni e sull’altare maggiore una bella Madonna del Bosco di pittore sardo del 500.

Alle spalle della cattedrale si trova la Piazza del Comune, con il palazzo oggi del Comune, che un tempo apparteneva al Duca dell’Asinara, costruito a fine 700 da artisti lombardi.

Altre belle chiese della città sono la duecentesca chiesa di Santa Maria di Betlem e la seicentesca Fonte Rosello. Della prima è notevole la facciata romanica, spartita da cornici orizzontali e un bel portale rosone. La seconda è una graziosa costruzione a forma di quadrilatero, con un coronamento dato da due archi intrecciati i ornati di statue e mascheroni. Bella anche San Pietro in Silki, risalente al 200 ma rimaneggiata in forme gotiche – è uno dei più interessanti esempi di gotico catalano sull’isola. Vi è conservata una Madonna delle Grazie, gruppo ligneo del XIV secolo.

Chi visita Sassari non deve perdere la visita al Museo Nazionale Sanna, che include una sezione archeologica, una etnografica e una pinacoteca. Nella prima si possono ammirare numerosi reperti che vanno dal Paleolitico al basso Medioevo. L’età nuragica è testimoniata da reperti in ceramica e in bronzo. La sezione etnografica espone invece costumi, tessuti e gioielli della tradizione sarda.


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