Una visita all’isola di Korcula (Curzola), in Croazia

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Un tempo era parte del territorio italiano, per questo la conosciamo come Curzola, ma il suo nome croato è Korcula [pronunciato kòrciula]. Siamo nella Dalmazia meridionale, nel basso Adriatico. Per raggiungere l’isola prendiamo il traghetto dalla penisola di Pelješac, famosa per le mura merlate che si arrampicano sulla montagna e ricordano un po’ una Grande muraglia in miniatura.

Raggiungiamo Korcula, che ha una forma stretta e allungata da ovest a est lunga 46 chilometri e alta nel punto più alto 7,8 chilometri.

Sul territorio dell’isola si eleva il monte Klupca, proprio al centro dell’isola. Il capoluogo dell’isola è Korcula, affacciata sulla costa est. Si tratta di una città fortificata adagiata su una collinetta, tipico esempio di centro medievale della Dalmazia. I vicoli stretti e lunghi che percorrono la cittadina sono disposti a lisca di pesce – un intelligente antico stratagemma urbanistico dei tempi per garantire la sicurezza e il benessere degli abitanti. La città è infatti in questo modo aperta al maestrale, il vento estivo che porta il fresco, mentre limitano l’ingresso al gelido vento invernale.

Da non perdere la cattedrale, in stile romanico-gotico e dedicata a san Marco: ha dimensioni enormi se rapportate alla piccola piazza su cui si affaccia. Fu costruita nel XV secolo da artigiani italiani e locali con la pietra calcarea dell’isola. Al suo interno ospita un importante dipinto del Tintoretto, I tre santi. Suggestiva anche la porta meridionale che dà accesso al centro storico, con a fianco la torre Veliki Revelin.

Sull’isola vale la pena di visitare anche Vela Luka (in italiano: Vallegrande) si trova in posizione opposta rispetto al centro medievale di Korcula, dove si respira un grande interesse per l’arte e la cultura, con un importante laboratorio di mosaico aperto agli artisti e ai visitatori.

Korcula dà anche il nome al vasto arcipelago delle Curzolane, una serie di isole e scogli che la circondano come una corona. La più importante di queste è l’isola di Badia, nota soprattutto per il monastero francescano, dove si trasferirono alla fine del XIV secolo dei frati provenienti dalla Bosnia. Durante i cinque secoli della loro attività sono stati educatori, scienziati e artisti, facendo dell’isola il centro spirituale e culturale della regione.


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