Skye: la più importante delle isole Ebridi, in Scozia

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Le Ebridi, anche definite dagli anglosassoni come Western Isles (‘Isole occidentali’) sono un esteso arcipelago di isole montuose al largo della costa occidentale della Scozia. Sono suddivise in due sottogruppi: le Ebridi Interne (che includono Skye, Mull, Islay, Jura e una miriade di isolette minori) ed Ebridi Esterne (le più notevoli delle quali sono Lewis e Harris, North Uist, South Uist e Saint Kilda).

L’isola di Skye è la più nota e visitata di tutte: ha circa 9000 abitanti. Il discreto numero di abitanti, unito al fatto che l’isola è collegata al continente da un poderoso ponte (lo Skye Bridge, costruito sul miglio di mare che la separa della Scozia negli anni ’90 dopo un’infinità di polemiche) bastano a darle un sapore di ‘terraferma’.

Il paesaggio dell’isola è molto variato: ampie brughiere cosparse di villaggi incantati, valli strette, campi coltivati, boschi e montagne scoscese, mucche dal vello ultrasviluppato per sopportare un clima rigidissimo per la maggior parte dell’anno. Skye possiede pienemente il fascino misterioso e magico della Scozia, difficile da descrivere a parole. Certo, il clima è variabile, le condizioni atmosferiche più frequenti sono pioggia e foschia con occasionali tempeste e burrasche improvvise. Se però la visitate nei mesi di luglio e agosto, le probabilità di trovare bel tempo sono al picco e a quel punto, l’insieme di mare, montagne e sole rende il paesaggio dell’isola straordinariamente bello.

L’isola di Skye vanta una lunga storia e cultura, essendo stata abitata da celti, pitti, scozzesi e antichi scandinavi. Fino al XIII le Ebridi erano proprietà del Re di Norvegia, poi furono cedute alla Scozia, ma amministrate da governatori autonomi, i cosiddetti Lord of the Isles. Fu in quel periodo che si sviluppò il sistema dei clan: nel corso dei secoli Skye è stata dominata da tre clan: i MacKinnon, i MacDonald e i MacLeod.

Il capoluogo dell’isola è Portree, un delizio porticciolo. La sua via principale è affollata di negozi e pub. Qui troverete facilmente alloggio in deliziosi bed and breakfast a conduzione familiare.

Per muovervi in libertà su un’isola lunga 77 kilometri, vale la pena di affittare un’auto o anche una bicicletta. Per esempio, partendo da Portree, si può fare un’escursione fino al limite estremo dell’isola, dove, circondata da scogliere alte 150 metri, si apre la nascosta Bearreraig Bay, una caletta orlata di ciottoli grigi e di un mare color ardesia. Se avete il coraggio di fare una nuotata nell’acqua gelida arriverete a vedere l’Old Man of Storr, un’enorme roccia alta più di 60 metri, che si alza da un costone delle montagne settentrionali dell’isola. Ma non vi sfidiamo a superare i vostri limiti!

Meravigliose le Cuillin Hills (nella foto qui sotto), forse la catena montuosa più spettacolare della Gran Bretagna. il picco più alto dell’isola (raggiungono i 992 metri).

A Skye, così come in tutte le isole Ebridi potete trovare o buoni ristoranti e pub che vi regaleranno uno spaccato della spesso chiassosa vita scozzese. Avrete modo di ascoltare la musica ceilidh e forse anche di cimentarvi nelle vivaci danze scozzesi: il reel.

Non perdetevi i frutti di mare (considerati i migliori d’Europa), le zuppe di pesce, sogliole, halibut, ma anche il prelibato carpaccio di manzo con funghi e la selvaggina.

Alla fine del vostro soggiorno, concorderete sul fatto che Skye, pur non essendo isolata dal resto del mondo moderno, è un luogo dove lo spirito si ristora pienamente.


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