Santa Maria di Leuca, la “punta d’Italia” tra scogliere e mare cristallino

Di

Una delle tante affascinanti mete turistiche del Salento è sicuramente Santa Maria di Leuca (anche detta semplicemente Leuca), una frazione del comune di Castrignano del Capo, in provincia di Lecce.

Leuca, il cui nome deriva dal greco leukos, bianco, si trova proprio all’estremità del cosiddetto “tacco d’Italia”, nel punto in cui il mar Ionio si divide dall’Adriatico.

Leuca è ricca di bellezze architettoniche e paesaggistiche. Sul suo territorio non mancano gli insediamenti rupestri (la grotta della Zinzulusa), grotte marine, castelli e splendide ville del XIX secolo. La costa di Leuca offre scenari indimenticabili con il suo litorale costituito da scogliere frastagliate che scendono a picco sul mare, calette sabbiose e da stupende grotte da visitare in barca, come ad esempio la Grotta del Drago, la Grotta della Porcinara e la Grotta del Ciolo.

Il paesaggio cittadino è caratterizzato dal porticciolo turistico, intorno al quale nelle notti d’estate si crea una vivace movida, con numerosi locali dove trascorrere piacevoli serate.

Sul promontorio sorge il faro, forse la “struttura-monumento” con cui Leuca è più nota nel mondo e sicuramente uno dei più importanti d’Italia. Il faro è bianco, di forma ottagonale, alto 47 metri. Pensate che da qui è possibile vedere l’isola greca di Corfù.

Accanto al faro sorge la sorge un, la Basilica Santa Maria De Finibus Terrae, costruita verso la metà del ‘700 per commemorare il passaggio di San Pietro in questi luoghi. La chiesa sorge sul sito di quello che era stato un tempio romano dedicato a Minerva, ha una struttura fortificata ed è collegata al porto vecchio da due rampe di scale.


Commenta o partecipa alla discussione
Nome (obbligatorio)

E-mail (non verrà pubblicata) (obbligatoria)

Sito Web (opzionale)

Copyright © Teknosurf.it, 2007-2024, P.IVA 01264890052
SoloTravel.it – Guida su viaggi e vacanze supplemento alla testata giornalistica Gratis.it, registrata presso il Tribunale di Milano n. 191 del 24/04/2009