Panoramica dei mercatini di Natale 2023 in Italia

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mercatini di Natale

Iniziato il conto alla rovescia per la grande festività che spezza la monotonia dell’inverno e lo riempie di luci e colori: il Natale.

Al mondo i modi di festeggiarlo sono svariati e già in Europa vi sono tantissime modalità. In Italia, dove rappresenta una delle più sentite feste religiose, si notano differenze anche a livello regionale. Quasi ogni famiglia addobba un albero di Natale dentro casa o in giardino e tanti preparano anche il presepe per ricordare la nascita di Gesù. Anche i comuni decorano le strade con luminarie e nelle piazze principali innalzano l’albero di Natale cittadino. Nelle chiese vengono allestiti presepi molto elaborati o realizzati da veri e propri artisti, o vi sono addirittura dei presepi viventi con dei figuranti. In alcune zone già il 13 dicembre arriva Santa Lucia portando dolciumi ai bimbi, seguita da Babbo Natale e talvolta il Gesù Bambino la notte della Vigilia. Il 6 gennaio arriva poi una figura tipicamente nostrana, la Befana, una strega vestita di stracci che porta dolci ai bimbi buoni, carbone a quelli cattivi e ahimè si porta via le vacanze perché il giorno dopo riaprono le scuole e si torna alla solita routine.

I famosi mercatini di Natale in Trentino-Alto Adige

mercatino natale trento

Fra tutte queste usanze i mercatini di Natale, tipici del Nord Europa nel periodo dell’Avvento, non sono mai stati molto diffusi in Italia tranne che in Trentino-Alto Adige e in Friuli-Venezia Giulia, regioni confinanti con Germania e Austria. Piacciono a grandi e piccini e offrono molte idee regalo fra cui soprattutto prodotti dell’artigianato locale, bevande calde come il vin brulé e specialità natalizie sia dolci che salate.

Se avete sempre sognato di vedere i famosi mercatini tedeschi come quello di Norimberga o Monaco di Baviera, quelli austriaci di Vienna o Salisburgo, o quelli della Svizzera ma vi risultano troppo lontani o complicati da raggiungere potete recarvi in Trentino-Alto Adige e ne troverete molti di simili con i tipici stand a forma di casette di legno e una vasta gamma di prodotti artigianali del luogo. Anzi, rispetto ai paesi nordici questi mercatini durano molto di più aprendo a fine novembre e concludendosi il 6 gennaio. Qui oltre al vin brulé vengono servite altre bevande calde come la Feuerzangenbowle (vin brulé con aggiunta di zucchero e rum flambé) e l’Honigwein (idromele).

In provincia di Bolzano vi è quello del capoluogo che si sviluppa soprattutto sulla piazza Walther, e a breve distanza vi è quello di Merano con le bancarelle lungo il fiume Passirio e in Piazza Terme. La lista continua con i mercatini di Bressanone, Vipiteno, Brunico, Dobbiaco, San Candido e molti altri.

La provincia di Trento vanta anch’essa dei mercatini di tutto rispetto a partire da quello nel pittoresco borgo di Rango di Bleggio, tenuto direttamente nelle case contadine. Anche i mercatini di Levico Terme godono di un setting spettacolare, ovvero il Parco Asburgico. La gita ai mercatini natalizi si può completare con una passeggiata esplorativa, una visita museale, o con un weekend sulla neve nelle numerose località sciistiche circostanti. Il tutto condito con una bella scorpacciata di piatti di influenza austriaca quali canederli, spek, spätzle, strudel di mele, accompagnati dai vini locali.

Tutti i mercatini di Natale 2023 più importanti d’Italia

Negli ultimi anni stanno però prendendo piede un po’ in tutta la penisola, tanto che si trovano in quasi tutte le maggiori città e nei capoluoghi di provincia.

In tutto il Nord Italia vi sono però ancora molti mercatini da segnalare con diverse durate e caratteristiche: Torino, Asti e Santa Maria Maggiore in Piemonte e numerosissime città del Veneto fra cui Verona, Padova e Treviso ne sono l’esempio più importante. Nella cittadina friulana di Sauris, al confine con il Veneto e l’Austria, vi sono anche dei mercatini di piccole dimensioni ma molto autentici durante il fine settimana dell’Immacolata.

Non si direbbe ma anche nella città portuale di Trieste, sulla Piazza del Ponte Rosso vi sono i mercatini natalizi in stile austriaco, retaggio di un lungo passato sotto la monarchia asburgica, da fine novembre al 6 gennaio.

Chi opta per una classica visita alla metropoli milanese per comprare dei regali esclusivi e vedere la città addobbata e brillante dovrebbe cercare di farlo a ridosso della festa dell’Immacolata perché il 7 dicembre, giorno del patrono di Milano Sant’Ambrogio, si tiene la fiera degli “Oh bej! Oh bej!”. Si tratta di una tradizione antica risalente al 1500 e che vede oggi numerose bancarelle nei pressi del Castello Sforzesco.

A un’ora di auto vi sono anche i mercatini di Como che prendono il nome di “Città dei Balocchi”. Qui da fine novembre al sei gennaio oltre alle bancarelle, da quando cala il sole fino a notte inoltrata, sugli edifici del centro vengono proiettate delle scenografie natalizie con accompagnamento musicale regalando un’esperienza davvero unica nel suo genere.

In Emilia-Romagna, dal 17 novembre al 26 dicembre a Bologna si tiene presso il Portico dei Servi in Strada Maggiore l’antichissima Fiera di Santa Lucia. Una volta in città non dimenticate anche di fare un giro dei presepi esposti nelle chiese, tutti molto suggestivi e fatti di statuine intagliate.

Anche sulla Riviera Romagnola le città di Rimini, Riccione, Milano Marittima e Ravenna hanno i loro mercatini. Una chicca è poi il mercatino di Grazzano Visconti, un antico borgo in provincia di Piacenza, dove ci sono la Casa di Babbo Natale e spettacoli di intrattenimento per bimbi.

Nel centro Italia, sulla scia del crescente successo, stanno apparendo sempre più mercatini in città importanti come Firenze o Perugia. Nelle Marche il mercatino più particolare è quello del paesino medievale di Candelara, che a partire da fine novembre per quattro weekend di seguito accoglie i visitatori con una marea di candele che per due volte al giorno si sostituiscono completamente alla luce elettrica.

L’Umbria è anche molto ricca di mercatini oltre a quelli di Perugia, organizzati in luoghi molto pittoreschi come Assisi, Narni, Gubbio, Foligno, Orvieto, Spoleto e Todi. Chi a dicembre o durante le feste vuole fare un salto nella capitale potrà trovare anche lì i mercatini a Piazza Navona, una cornice di certo inusuale per una tradizione nordica ma dall’effetto comunque magico.

Al Sud d’Italia i mercatini sono meno frequenti e i presepi di cruciale rilevanza. A Napoli infatti la via di San Gregorio Armeno è costeggiata dai laboratori di artigiani che creano le statue del presepe, spesso con delle interpretazioni molto creative. I turisti possono sbirciare e acquistare tutto l’anno, ma è durante la Fiera di Natale che la via assume una speciale atmosfera e vi sono le esposizioni ufficiali. A quest’esperienza più tradizionale si può abbinare una visita al Mercatino di Natale di Napoli Portici ospitato all’interno del Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa. Qui da fine novembre a fine dicembre ci sono bancarelle artigianali e intrattenimento ludico e didattico per bambini.

Per chi preferisce i piccoli borghi, il paese di Castellabate in provincia di Salerno noto per le riprese del film “Benvenuti al Sud” organizza dei mercatini la seconda e terza settimana di dicembre. A Matera in Basilicata già dall’inizio di novembre e fino alla Befana si tiene il Villaggio di Babbo Natale. In questa cornice oltre a tutto ciò che è tipicamente natalizio vengono anche organizzate sagre settimanali a sfondo gastronomico dedicate a castagne, cioccolato e baccalà. Inutile ricordare quanto Matera e i suoi Sassi meritino una visita, in qualsiasi stagione.

Anche le isole non sono da meno e in Sardegna vi sono mercatini ad esempio a Cagliari, Iglesias e Sassari, mentre in Sicilia a Palermo, Erice, Catania e a Nicolosi ai piedi dell’Etna.

Ecco terminata la carrellata dei principali mercatini natalizi italiani. Ora non vi resta che scegliere fra le moltissime alternative, tutte a loro modo speciali, e col tempo vedrete che il numero crescerà sempre di più perché ogni posto ha qualcosa di particolare da offrire, sia in termini di ospitalità che prodotti tipici e perché è bello ritrovarsi insieme per riscaldare gli animi in inverno.


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