I misteri delle terrazze archeologiche del Nemrut Da??, in Turchia

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Nemrut DagiLe tombe monumentali sul monte Nemrut Da??, nel gruppo montuoso del Tauro nella Turchia sudorientale sono uno dei Patrimoni tutelati dall’UNESCO per conto dell’umanità. La montagna, con i suoi 2150 metri, è una delle vette più elevate della Turchia e fu scelta da re Antioco I di Commagene come luogo di culto e di sepoltura. Il sovrano regnò intorno alla metà del I secolo a.C. sulla Commagene, un piccolo regno indipendente formatosi in Anatolia orientale dopo il crollo dell’impero di Alessandro Magno e, come dicevamo, scelse la vetta nei pressi dell’antica città Arsameia come santuario per ospitare cerimonie religiose, anche dedicate a se stesso, visto che si considerava alla stregua di un dio. I resti del regno della Commagene furono scoperti soltanto nel XIX secolo.

Il santuario comprende il tumulo del sovrano ed è articolato in tre terrazze distinte. La terrazza settentrionale è la più rovinata: era un tempo sorvegliata da sculture colossali che rappresentano leoni e aquile, di cui si sono conservati solo alcuni resti. Questa terrazza fungeva da punto di raccolta dei pellegrini che salivano dalle diverse strade esistenti sui fianchi della montagna; statue colossali di un leone e di un’aquila ornavano l’entrata: non rimane nulla essendo la più rovinata delle tre terrazze.

La terrazza occidentale formava un’area templare aperta ed era il luogo più sacro di Nemrut Da??. Oggi vi si trovano le teste pressoché integre di cinque enormi statue di personaggi seduti la cui altezza variava tra gli 8 e i 10 metri. La più grande delle statue era posta al centro della terrazza e raffigurava Zeus, mentre un’altra statua, al cui fianco si trovano aquile e leoni, rappresenta lo stesso re Antioco. Ci sono anche le teste delle divinità Apollo-Mitra e di Eracle. Sul retro dei troni in pietra, su quali appoggiano le sculture degli dei, si trovano delle iscrizioni in greco riconducibili al culto. Famosa anche la lastra che raffigura il cosiddetto “leone astrale”, ritenuto uno dei più antichi simboli astrologici della storia. Le effigi a rilievo degli antenati incavate nella pietra arenaria e le iscrizioni sono state leggermente danneggiate dagli smottamenti provocati dai tombaroli che cercavano tesori.

La terrazza orientale presenta anch’essa statue senza testa, ma in una posizione differente: infatti, un’ampia scalinata centrale porta agli altari, mentre due scale laterali conducono alle divinità poste al di sopra degli altari. Qui si sono conservati bene i personaggi seduti, mentre le teste delle statue sono molto rovinate.

Dal punto di vista artistico, nelle teste delle statue monumentali sul Nemrut Da?? si vede chiaramente una fusione di elementi greci e persiani, caratteristica del regno della Commagene. Sotto Antioco, che discendeva da Alessandro Magno da parte di madre, si fece valere soprattutto l’influsso greco, ben evidente nelle forme straordinariamente naturalistiche di queste sculture.


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