L’Arcipelago Toscano: sette isole da sogno nel Tirreno

Di

arcipelago_toscanoDi fronte al tratto di costa che va da Livorno fino al confine tra Toscana e Lazio si trovano sette sorelle, l’Arcipelago Toscano – interamente di origine vulcanica e caratterizzato da rocce di colore rosso. Quest’area, di enorme valore culturale e scientifico è tutelata come Parco Nazionale Arcipelago Toscano.

La prima isola a nord e la più piccola di tutte è Gorgona che però, essendo adibita a carcere è inavvicinabile ai turisti. Ma percorrendo in barca la linea costiera, si incontrano splendide insenature e calette, tra cui Cala Maestra, Cala Marcona e Cala Scirocco.

Capraia è l’isola più a ovest di tutte, assai vicina alla Corsica, come si vede nella cartina. La sua relativa lontananza e il mare spesso impetuoso che la bagna l’hanno salvata dall’invasione dei turisti mordi-e-fuggi e dal cemento. Il porto naturale di Capraia è il fulcro dell’isola, dominato da grappoli di case e dalla fortezza genovese di San Giorgio. Se dal porto si imbocca una stradina lungo il golfo, dopo circa 1 chilometro si giunge al paesino di Capraia Isola. Qui vi sono alcuni luoghi di interesse come la chiesa di Santo Stefano, che risale al IV secolo. Le acque cristalline di Capraia sono ideali per le immersioni (famosa soprattutto l’insenatura di Cala Rossa), mentre i sentieri per il trekking si inerpicano tra cespugli di mirto e liquirizia fino a belvedere da cui si godono dei panorami mozzafiato che vanno da Capo Corso in Corsica all’Elba.

L’isola d’Elba è infinitamente più estesa di tutte le altre isole e per certi versi ne riassume le caratteristiche. Ne abbiamo parlato in questa sede.

Pianosa ha la forma di uno scoglio quasi piatto e senza spiagge, coperto di cespugli di rosmarino, ginepro e spazzoforno. Abbiamo parlato qui della sua trasformazione da colonia penale a luogo turistico riservato a pochi fortunati e tempestivi visitatori.

Anche l’isola di Montecristo, abitata da 6 residenti durante l’alta stagione, ovvero il guardiano del faro con la famiglia e due guardie forestali è ardua da visitare, qui abbiamo spiegato come si possono vedere da vicino i suoi graniti coperti da macchia mediterranea costituita prevalentemente da erica e rosmarino.

Molto facile da raggiungere invece l’isola del Giglio, tristemente famosa per il naufragio della Costa Concordia, ma in realtà da sempre ricchissima di attrattive naturali e culturali. Seguite il link per saperne di più.

Chiude l’arcipelago toscano l’isola di Giannutri, che sconfina quasi nelle acque laziali. Ha una forma di mezzaluna la sua baia con il minuscolo molo su cui attraccavano già gli antichi romani. Lontano dalle calette animate e dallo splendido mare, la natura del territorio è molto selvaggia e ricca di specie rare o endemiche. Bellissimi anche i fondali, con pareti verticali popolate da gorgonie, spugne e coralli – oltre che custodi di un paio di interessanti relitti. Qui anche gli appassionati di storia trovano pane per i loro denti visitando la suggestiva villa romana che si estende su cinque ettari di terreno.


Commenta o partecipa alla discussione
Nome (obbligatorio)

E-mail (non verrà pubblicata) (obbligatoria)

Sito Web (opzionale)

Copyright © Teknosurf.it, 2007-2024, P.IVA 01264890052
SoloTravel.it – Guida su viaggi e vacanze supplemento alla testata giornalistica Gratis.it, registrata presso il Tribunale di Milano n. 191 del 24/04/2009