Sulle rive del Lago di Albano: Castel Gandolfo e Albano Laziale

Di
Castel Gandolfo

Oggi vi invitiamo a seguirci nel Lazio, a sud di Roma, precisamente nelle zone attigue al lago di Albano, che furono molto frequentate anche nell’antichità. Proprio qui ad esempio c’era il mitico centro latino di Albalonga, e per una volta impieghiamo l’aggettivo mitico nel suo senso originale. Più tardi le colline circostanti il lago richiamarono l’attenzione dei romani facoltosi che iniziarono a costruirvi alcune sontuose residenze. L’imperatore Domiziano (vissuto fra il 51 ed il 96) volle erigersi qui una grandissima villa, della quale restano evidenze importanti nei giardini di Villa Barberini, appartenente dal 1929 alla Santa Sede, ma anche in alcuni luoghi circostanti.

Il nucleo dell’attuale Castel Gandolfo, già prima dell’interesse dei pontefici per la località, si venne a creare proprio in prossimità dell’ampia costruzione domizianea. Il noto palazzo papale (nella foto in alto) fu poi costruito nel XVII secolo e le pertinenze pontificie nel tempo si allargarono parecchio mediante l’acquisizione di alcune ville attigue. Attualmente tale ambito è in regime di extraterritorialità in base agli accordi lateranensi. Lo status giuridico è diverso, ma la superficie complessiva è curiosamente più ampia di quella della Città del Vaticano. Oltre agli edifici storici, vanno annoverati tra le proprietà del complesso di Castel Gandolfo anche la famosa Specola e una piccola azienda agraria.

Altre vicende originarono invece la formazione di Albano Laziale nei pressi del tracciato dell’Appia Antica che – nella sua versione iniziale – passava da qui per arrivare fino a Terracina.

Albano Laziale

All’inizio del III secolo, infatti, l’imperatore Settimio Severo decise di sistemare in questi luoghi l’importante legione romana che ai confini orientali aveva combattuto i temibili Parti. Si trattava di una legione che beneficiava di importanti privilegi e disponeva di capaci genieri. Pertanto i legionari si impegnarono in diverse costruzioni che sono ancora discretamente visibili. E fra queste sono particolarmente interessanti gli impianti idraulici (i cosiddetti cisternoni), che all’epoca necessitavano per rifornire una comunità abbastanza ampia formata dai militari e dai loro familiari. Oltre a tali cisternoni, ad Albano Laziale sono interessanti anche i sepolcri degli Oriazi e Curiazi, la Porta Pretoria, due musei e molte splendide chiese, tra cui la chiesa di Santa Maria della Rotonda, che vedete qui a destra.

Oltre alla loro importanza storica ed archeologica, Albano Laziale e Castel Gandolfo sono due borghi che hanno molto da offrire ai turisti di passaggio. E fra le attrazioni non va certo dimenticata l’apprezzabile gastronomia tipica dei Castelli Romani.

Oltre a ciò le passeggiate intorno al Lago di Albano (di formazione vulcanica, lungo 3,5 km, largo 2,3 km) sono consigliate per il gradevolissimo ambiente naturale e la piacevolezza del clima.

Albano Laziale e Castel Gandolfo, oltre che in auto e bus, sono da raggiungibili anche con la non recente linea ferroviaria Roma Termini-Albano. Nel periodo estivo, oltre ai turisti, sono ovviamente presenti numerosi fedeli che raggiungono Castel Gandolfo per le udienze domenicali del Papa.


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