I borghi montani della Savoia: La Clusaz, Valloire, Samoëns

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La_Clusaz

Nelle Alpi francesi ci sono località più famose come Chamonix o Mégève, ma i borghi di La Clusaz, Valloire e Samoëns hanno fascino da vendere, anche grazio al loro spiccato amore per la tradizione. Una vacanza da queste parti farà bene al fisico, alla mente e al palato, poiché prevede ritmi lenti, una natura spettacolare e specialità culinarie estremamente appetitose.

La Clusaz (nella foto) è un delizioso borgo situato sulle pendici del Col des Aravis. D’estate vi troverete alpeggi verdissimi, d’inverno piste da sci e sentieri innevati, una pista di pattinaggio su cui volteggiare e passeggiate in calesse per respirare aria purissima. La Clusaz festeggia ogni mese il plenilunio con lo spegnimento di tutte le luci, l’accensione di candele sui davanzali delle finestre e una discesa sugli sci guidata solo dai bagliori argentei della luna. Durante il resto del mese qui la vita è allegra e festaiola, con bar e locali frequentati fino alle ore piccole. Da queste parti si produce uno dei migliori formaggi francesi, il reblochon, che si può anche degustare in fattorie e aziende agricole dei paraggi. Il reblochon è l’ingrediente principale della tartiflette, una specialità savoiard a base di patate, pancetta e cipolle.

Valloire si adagia invece sul colle di Galibier, ed è molto più discreta nel carattere. Qui il turismo e le vacanze sulla neve sono una tradizione secolare, iniziata nel cuore dell’Ottocento soprattutto grazie all’entusiasmo dei turisti inglesi che a quei tempi si spostavano sulla neve su tavole di legno legate ai piedi e scivolavano su slitte arcaiche. Ancora oggi Valloire si nutre di storia e si compiace di raccontare il suo passato dei pionieri dello sci. Ma è anche molto apprezzata dai buongustai per le fattorie dedicate all’agricoltura biologica e i ristoranti in cui la cucina tradizionale della Savoia raggiunge livelli straordinari.

Samoëns è definibile come ‘un paese di arte e di storia’, ricca di un patrimonio costruito nel Medioevo da scalpellini e artisti di eccezionale bravura. Tra le sue strade si possono ammirare eccezionali architetture, nobili dimore che oggi accolgono soprattutto botteghe artigiane e negozi di arredamento. Samoëns ospita anche il Jardin botanique alpin de la Jaÿsinia, impiantato sulle rovine del castello di Tornalta, dove 8000 specie floreali montane importate da vari continenti invitano il visitatore a un sublime viaggio sensoriale. Pur essendo particolarmente ricca di cultura, Samoëns non disdegna affatto lo sport: alle sue porte la valle del Giffre conduce al parco di Sixt Fer à Cheval, dove si incontrano escursionisti a piedi e a cavallo, appassionati di hydrospeed, canoa e kayak.

Come avrete capito, da queste parti regna la montagna, quella vera, genuina, con il fascino della semplicità e dei piaceri sconosciuti ai più. Cliccando sui link sarete ridiretti agli uffici del turismo delle varie località citate per trovare informazioni aggiornate e prenotare hotel o pensioni.


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