Dublino, una capitale a dimensione umana

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dublino-3.jpgPasseggiando per Dublino durante i mesi estivi vi chiederete dove siano finiti tutti gli irlandesi. Ebbene, probabilmente la risposta più sensata è… in vacanza, forse per sfuggire all’invasione dei turisti che ogni anno visitano la città di James Joyce.

La capitale europea più amata dagli italiani (si incontrano ovunque!) è davvero una città adorabile a dimensione umana: la città è cambiata poco rispetto al XIX secolo e questo probabilmente ne accentua il fascino. Fra i building dei sindacati vicino a Custom House, le case si sviluppano piuttosto in senso orizzontale e le scavatrici non sono riuscite a cancellare il carattere provinciale e tranquillo delle vie. Ci sono ancora molte occasioni per simpatiche passeggiate, soprattutto alla sera, quando il sole proietta sulle acque nere del Liffey un’aura malinconica.

Cosa rende così attraente Dublino ai giovani viaggiatori, sempre più numerosi per le sue strade? Beh, sicuramente l’animazione sulla riva Nord del fiume che l’attraversa, mentre la riva Sud offre un’atmosfera più sofisticata, soprattutto attorno a Grafton Street e suoi negozi di lusso.

Per visitare Dublino occorrono almeno due giornate, per avere tempo di visitare i suoi angoli nascosti ma anche gustare una buona Guinness dentro un pub della parte vecchia. Qualche consiglio su cosa visitare? Sicuramente il Trinity College, la più prestigiosa università irlandese, fondata nel 1592 da Elisabetta I. Poi il Castello di Dublino, un edificio imponente situato nella sponda meridionale del Liffey. Il Temple Bar è invece il centro culturale e sociale della città, conosciuto soprattutto per la miriade di pub tipicamente irlandesi ma anche per i ristoranti e locali notturni.

Il vastissimo Phoenix Park è il parco cittadino che ‘doppia’ per dimensione il Central Park di New York e ospita uno zoo, un castello (Ashtown Castle del XVII secolo), campi sportivi, laghi e giardini e un bellissimo obelisco alto 63 metri.

Per finire, gli amanti della bevanda ‘scura’ non possono dimenticare la Guinness Storehouse, aperta nell’anno 2000. Si tratta di un vero e proprio museo della birra, soprannominato così in onore della famosa birra irlandese.


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