Che cosa vedere ad Avigliana, la porta della Val Susa in Piemonte

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Quello di Avigliana è uno splendido borgo medievale, affacciato su due laghi, il Lago Grande e il Lago Piccolo, che sembrano un paio di occhi azzurri e contribuiscono a rendere questa località davvero pittoresca. Il paese è posto a guardia dell’imbocco della Val di Susa, a pochi chilometri da Torino.

Di origine glaciale e oggi inclusi in un Parco Naturale, i due laghi sono “gemelli” ma hanno delle caratteristiche diverse: il Lago Piccolo è più ombroso e riservato, avvolto da una stretta tutela naturalistica, che vieta costruzioni, navigazione e balneazioni turistiche. Il Lago Grande è invece più soleggiato e solcato da molte barchette. Qui si può ancora pescare alla lenza i numerosi pesci che guizzano nell’acqua pulita (lucci, persici, pesci gatto e carpe).

Dai due laghi si arriva in pochi minuti al centro storico di Avigliana, ricco di scorci suggestivi. Il cuore della città è Piazza Conte Rosso, sede del comune. Da qui si dipartono vicoli e strade, molte delle quali porticate, che conducono in luoghi assai gradevoli per i visitatori, tanti tesori artistici e architettonici medioevali, come ad esempio la pittoresca Porta Ferrata o la Piazzetta di Santa Maria, un angolo tranquillo su cui sono affacciati alcuni dei più begli edifici nobiliari del paese.

La chiesa di San Giovanni fu edificata tra il XIII e il XIV secolo e ha una facciata ingentilita dalla policromia della pietra, del cotto e dell’intonaco color crema. La chiesa di San Pietro è invece di qualche secolo più antica: la costruzione originaria è del IX-X secolo, in stile romanico. L’interno è improntato alla semplicità, ma contiene opere di pregio e un affresco che immortala la solida sagoma del Castello di Avigliana. A tale proposito, le vestigia di tale castello meritano sicuramente una visita: questo antichissimo maniero fu costruito prima dell’anno 1000 a difesa della città di Torino e distrutto nel Seicento dai francesi.

Immerso tra i boschi di mezza collina si trova la Certosa, un convento francescano di austera bellezza. Da quassù lo sguardo spazia per tutta la valle, punteggiata di borghi e contrade. Un altro bel panorama è quello di cui si gode da Piazzale Che Guevara: oltre alla visuale panoramica del Castello, sullo sfondo compare la Sacra di san Michele, un’antichissima abbazia (risale a prima dell’anno 1000) situata sul sulla cima del monte Pirchiriano, che è un vero e proprio monumento simbolo della Regione Piemonte, nonché luogo che ha ispirato lo scrittore Umberto Eco per il fortunatissimo romanzo Il nome della Rosa.


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