Una giornata a Domodossola: che cosa vedere

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Tutti gli italiano usano l’espressione “D di Domodossola” quando devono fare lo spelling di un nome, ma relativamente pochi sanno dove si trovi questa cittadina. Ebbene, è ubicata nella “punta” più settentrionale del Piemonte, all’altezza di Locarno in Svizzera e nel centro della Val d’Ossola, che corrisponde al bacino idrografico del fiume Toce e include sette valli laterali: Valle Anzasca, Valle Antrona, Val Bognanco, Val Divedro, Valle Antigorio, Valle Isorno e Val Vigezzo.
Domodossola è dunque da sempre un crocevia in una posizione strategica, poiché non è lontana da Milano, dalla Svizzera, dal lago Maggiore e dal resto del Piemonte ed è sicuramente una località turistica che vale una visita.
Il cuore della città è la Piazza del Mercato, il salotto buono all’interno del piccolo e suggestivo centro storico fatto di vicoli acciottolati e piccoli slarghi. Sulla piazza del Mercato si affacciano vari palazzi rinascimentali come quelli che vedete nella foto – con portici, balconi e loggette – nonché tanti bar e locali con dehors nei quali è gradevolissimo stare seduti nelle giornate di sole. Tra le varie architetture civili gentilizie, ricordiamo Palazzo Silva, Palazzo Mellerio, Palazzo San Francesco e il Collegio Mellerio-Rosmini.
Camminando per circa 30 minuti dal centro cittadino, si raggiunge il santuario in cima al monte Mattarella, percorrendo le tappe un percorso devozionale risalente alla seconda metà del XVII secolo. Il Sacro Monte di Domodossola è uno dei Sacri Monti di Piemonte e Lombardia che sono inclusi tra i siti Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco dal 2003. Ne abbiamo parlato qui. Se il cielo è sgombro da nubi dalla montagna si può godere di uno splendido panorama sulla città e sulla valle.
Due attrattive di Domodossola assai interessanti per i buongustai sono rispettivamente L’Officina del Cioccolato, laboratorio artigianale per la lavorazione del cioccolato a cui è annesso un minuscolo spaccio dove si possono ammirare e comprare delle splendide minuscole sculture di cioccolato. E poi il birrificio Balabiòtt, che produce birra artigianale in tre varietà bionda, ambrata e scura, oltre a conserve, miele e altri prodotti del territorio. Due altre specialità del territorio ossolese da non perdere sono il pan negar (pane nero), a base di farina di segale integrale, acqua, sale e lievito naturale. Questo pane che esiste anche in una versione con l’aggiunta di noci ed uvetta, detta crescenzin (con una minima aggiunta di lievito di birra), perfetta nell’abbinamento con i salumi. E poi, nella stagione fredda, sono da provare gli gnocchi all’ossolana, a base di patate, castagne e zucca (la ricetta la trovate qui).


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