Diamante, in Calabria: la città dei murales e del peperoncino

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Diamante è una delle più belle località della costa tirrenica della Calabria, tra Scalea e Marina di Cetraro, sulla cosiddetta Riviera dei Cedri. Di antichissime origini, risalenti addirittura ai tempi dei Focesi, prima ancora che dei Romani, nel XVI secolo divenne una postazione strategica per difendere la costa dalle scorribande saracene. Per la bellezza delle spiagge e dell’agglomerato urbano, Diamante è stata molto amata nel corso dei secoli dalle famiglie nobili e benestanti della Campania e del Lazio, frequentata da artisti e letterati importanti (tra questi Matilde Serao e Gabriele d’Annunzio) e scelta come set cinematografico per varie pellicole e fiction Diamante.

Passeggiando per le strette vie del centro storico, si possono ammirare più di 150 colorati murales, dipinti dal 1981 in poi da importanti pittori di fama internazionale.

Ma Diamante è anche la patria del “piccante”: ogni anno infatti a settembre qui si svolge il Festival del Peperoncino o “Peperoncino Festival”, organizzato dall’Accademia Italiana del Peperoncino, che qui è stata fondata da Enzo Monaco e ha sede. Il peperoncino è coltivato su larga scala nell’entroterra di Diamante, in varie cultivar dal gusto più o meno potente. La città trabocca in ogni stagione dell’anno di trecce e collane di splendidi peperoncini rossi, ma nel periodo della festa si raggiunge l’apoteosi con manifestazioni di ogni tipo, degustazioni, esposizioni, gare tra mangiatori, bancarelle con ogni sorta di prodotto commestibile a base di peperoncino (tra cui spiccano ovviamente la nduja e la soppressata calabresi, ma anche marmellate e altri sorprendenti tipi di conserve) e variazioni artistiche più o meno raffinate sullo stesso tema, oltre che convegni medici, rassegne cinematografiche e cabarettistiche.

Nel comune di Diamante si trova anche la frazione di Cirella e la sua piccola isola, interessante sia dal punto di vista balneare che archeologico: fu infatti un importante centro fin dai tempi della Magna Grecia e restano varie tracce del suo variegato passato, come in una sorta di museo a cielo aperto: torri, mura, resti di chiese, un teatro e vari altri suggestivi ruderi che contribuiscono ad alimentare l’aura di leggenda che la circonda.


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