Spoleto: un concentrato di storia e bellezze artistiche

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SpoletoSpoleto, uno dei più preziosi gioielli dell’Umbria gode di una posizione per certi versi “incontaminata”, in un territorio montuoso, ricco di foreste e cascate, romantico e oltremodo suggestivo. E’ la zona dove si trovano le meravigliose Fonti del Clitunno, cantate dal Carducci nelle Odi Barbare.

Oltre alla natura di queste valli, che in questa stagione sono particolarmente attraenti per colori e profumi, è il borgo stesso a incantare il visitatore, oggi come ai tempi di Goethe e di Herman Hesse.

La cittadina è protetta dalla Rocca Albornoziana, una fortezza del 400 magnificamente conservata che troneggia sulla cima del conte Sant’Elia e che costituisce sicuramente il principale emblema della città insieme al Ponte delle Torri, acquedotto romano-longobardo che vedete nella foto: salirvi darebbe le vertigini, visti i suoi 82 metri di altezza.

Ma c’è un secondo ponte importante a Spoleto: il Ponte Sanguinario, costruito dai romani nel I secolo a.C., che deve il suo nome alle persecuzioni contro i cristiani che furono perpetrate nel vicino Anfiteatro romano.

Da non perdere anche l’arco di Druso del I secolo d.C., il palazzo Racani Arroni del XVI secolo con la bella fontana nel cortile interno. E sicuramente la Torre dell’olio: così chiamata perché da qui si gettava olio bollente sui nemici che assediavano la città (tra questi, nel corso della lunghissima storia di Spoleto, vi furono anche Annibale e Federico Barbarossa, che però riuscì alla fine a espugnare la città).

Tra le numerose chiese, è degna di nota la romanica Cattedrale di Santa Maria Assunta e in particolare l’abside della navata centrale decorata da Filippo Lippi e la Cappella del vescovo Eroli, in cui si trovano splendidi affreschi del Pinturicchio.

Per chi visita questa zona, com’è ovvio non mancano le attrattive enogastronomiche, tra cui spiccano primi piatti come gli stringozzi al tartufo, la zuppa di lenticchie di Castelluccio con la salsiccia e secondi come gamberi di fiume e piccioni ripieni.

E per la fine di giugno, l’appuntamento è ovviamente con il celeberrimo Festival dei Due Mondi, anche noto come “Spoleto Festival”, una manifestazione di portata internazionale di musica, arte, cultura e spettacolo che si rinnova ogni anno dal 1958.


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