Un weekend a Como: che cosa vedere

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La primavera è il momento ideale per scoprire gli antichi quartieri medievali di Como, nel periodo in cui l’omonimo lago si risveglia dal torpore invernale.

Il centro della splendida città lombarda è situato non lontano dal lungolago e precisamente in piazza del Duomo, già cuore della città romana e ancora oggi fulcro civile e religioso. Vi si trovano allineati la Torre civica, il Broletto e il Duomo.

Il Broletto è l’antico municipio. Costruito nel 1115, ha due piani e una alta torre: in basso presenta quattro arcate praticabili con pilastri piuttosto tozzi, sopra tre trifore e un balcone aggiunto in seguito. Oggi il Broletto è un centro espositivo.

La cattedrale è considerata una delle più grandiose chiese dell’alta Italia, sorge sui resti della basilica romanica di Santa Maria Maggiore, il cui altare originale del 1300 è conservato all’interno. L’edificazione del Duomo iniziò alla fine del XIV secolo e fu conclusa solo nel 1770, con la cupola di Filippo Juvarra, il più importante architetto dei Savoia. All’interno si può ammirare anche la meravigliosa pala cinquecentesca di Sant’Abbondio, patrono della città, in legno intarsiato e dorato. Sull’imponente facciata gotica spiccano Plinio il Vecchio e Plinio il Giovane, in una decorazione rinascimentale con un passaggio simbolico dalla vita terrena a quella celeste.

E’ tutto un alternarsi di stili in piazza Verdi: si va dal rinascimentale delle absidi del Duomo al neoclassico del Teatro sociale, al razionalismo della Casa del Fascio (attuale sede della Guardia di Finanza), che nel 1932 Giuseppe Terragni costruì con figure geometriche essenziali in mezzo ai palazzi dell’800.

Uno degli angoli più suggestivi e nascosti di Como è il medievale quartiere della Cortesella, contenuto nella città murata. Qui merita una visita Via Vitani, dove vivevano le due famiglie che si contendevano il potere nella città: i Rusca e i Vitani. La residenza di quest’ultimi è caratterizzata all’esterno dalle fasce di marmo bianco, nero e pietra grigia. Ai lati edifici che danno alla via un aspetto molto particolare e portano indietro nei secoli. Sotto questi palazzi nel 1990 furono tra l’altro trovate sette mura radiali di epoca romana: si pensa che costituissero l’ossatura d un anfiteatro. Nell’antico Palazzo San Giuliani è ancora splendidamente conservato l’affresco cinquecentesco de La Dama della Cortesella. La zona è anche ricca piena di suggestive botteghe artigiane e di antiquari. In piazza San Fedele si trovano ancora due case del XVI secolo, i cui piani alti sono sporgenti per un motivo ben preciso: evitare di toccare il suolo pubblico e pagare meno tasse.

Ovviamente, una visita a Como non può prescindere da una gita sul lago, sicuramente uno dei più romantici e intimistici d’Italia. Visto che la strada costiera panoramica è molto stretta, l’unico modo per ammirare le moltissime dimore raffinate e ville storiche che si affacciano sul Lario è una gita in battello o in barca. La nobiltà europea iniziò ad apprezzare fin dal 700 questa zona di ricca vegetazione, dal clima mite e incorniciata da montagne che si gettano nel blu del Lario. Ma negli ultimi decenni, l’arrivo di personaggi del jet-set internazionale come George Clooney (che ha acquistato villa Oleandra) ha rilanciato alla grande in campo internazionale la zona del lago di Como, attirando personaggi famosi e portando il paesaggio lacustre sui giornali di tutto il mondo.

Infine, consigliamo anche a tutti una salita al monte di Brunate mediante la funicolare di collegamento: è il modo migliore per completare l’itinerario della visita.


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