Visita alla basilica di San Marco a Venezia

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La basilica di San Marco a Venezia è la chiesa principale della città, dove risiede il Patriarca. Il suo profilo che domina piazza San Marco (di cui vediamo uno scatto notturno nella foto in fondo all’articolo) è ben noto sia a chi ha già visitato la città che a chi l’ha ammirata solo in cartolina.

La prima chiesa dedicata al Santo sorse per volontà di Giustiniano Partecipazio, e fu costruita per ospitare le reliquie di San Marco, trafugate da due mercanti veneziani da Alessandria d’Egitto intorno all’828. Alle origini la chiesa era situata accanto al Palazzo Ducale, ma durò solo alcuni anni. Infatti, nell’832, venne sostituita da un nuovo edificio, che però fu distrutto da un incendio dopo meno di un secolo. Fu poi nuovamente edificata nel 978 da Pietro Orseolo I, ma anche questa costruzione non è quella attuale.

La chiesa come la vediamo oggi fu ricostruita nell’XI secolo con un grande influsso bizantino: una pianta a croce greca con ciascuno dei bracci divisi in tre navate, una grande cupola all’incrocio di essi e un portico esterno su tre lati. La cupola grande è inquadrata da quattro più piccole. All’interno le cavità sono separate da tratti di volta a botte, come grandi archivolti dagli spigoli smussati. Le pareti sono coperte da mosaici, i più antichi quelli dell’abside e dell’ingresso, realizzati alla fine dell’XI secolo da artisti greci. Le storie narrate in questi mosaici riguardano San Marco e vari episodi tratti dall’Antico e dal Nuovo Testamento, a testimonianza dell’influsso bizantino sulla città lagunare. I toni caldi negli sfondi e più freddi nei personaggi uniti alla poca luce che penetra all’interno della basilica rendono l’atmosfera quasi soprannaturale.

Ancora protagonista il fuoco nel 1231, devastò questa sfortunata basilica che fu però subito restaurata.

Nei secoli successivi molti mercanti portarono a Venezia ornamenti che arricchirono la basilica, elevando il valore sia dell’edificio stesso sia della città.

In passato la basilica era retta dal doge, il patriarca invece risiedeva nella chiesa di San Pietro di Castello, solo dopo il 1807 divenne ufficialmente cattedrale di Venezia.

Come quasi ogni costruzione lagunare anche la basilica è costruita prevalentemente in larghezza per equilibrare il peso ed evitare pericolosi cedimenti dovuti al fondo sabbioso che costituisce le fondamenta dell’isola. Infatti, in Piazza, l’unica costruzione verticale è il Campanile di San Marco, dall’alto del quale è possibile ammirare un paesaggio davvero stupendo.

La basilica è aperta tutti i giorni dalle 9.45 alle 16.45 e nei giorni festivi dalle 14.00 alle 17.00. L’ingresso è gratuito.

Dopo la visita della Piazza è ora di mangiare qualcosa, ovviamente senza fare chilometri e senza spendere una fortuna. I tre locali che vi consigliamo, da veneziani DOC, sono:
* Al Ponte, in Calla Larga Giacinto Gallina è probabilmente il bàcaro (cioè l’osteria) meno costoso dove con 20 euro si ha la possibilità di mangiare lontano dalle orde di turisti. (tel. 041 5286157)
* All’Arco, Calle Arco, San Polo 436, situato a due passi dal ponte di Rialto: è la sosta preferita da chi frequenta il mercato del pesce. Qui i cicheti (tipici stuzzichini veneziani) esposti al bancone sono assolutamente da provare. (tel. 041 5205666)
* Alla Vedova Calle del Pistor, Cannaregio 3912, questo locale è molto intimo e indicato per tutti quelli che vogliono avvicinarsi alla cucina veneziana senza spendere tanto. (tel. 041 5285324)

Marco Zanus


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