Palazzo Ducale: capolavoro del gotico veneziano

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Il Palazzo Ducale è sicuramente l’edificio più celebre di Venezia, emblema della sua civiltà e delle sue vicende storiche, politiche e culturali, sorge in Piazza S. Marco ed è stato per lungo tempo la sede del Doge, oltre che sede del Governo della città e del Palazzo di Giustizia.

Costruito nel IX secolo, a quel tempo aveva la forma di un castello con quattro torri di avvistamento. Fu solo nel 1340, dopo una serie di incendi, che il Doge Bartolomeo Gradenigo iniziò la sua ristrutturazione portandolo ad assumere la forma attuale, che è a pieno diritto considerata uno dei più fulgidi esempi di architettura gotica veneziana.

Il Palazzo Ducale si sviluppa su tre ali con al centro un ampio cortile porticato. Le due facciate principali, una affacciata su piazza S. Marco e l’altra baciata dalla laguna, si sviluppano su due livelli di colonne di marmo con al centro il maestoso balcone dogale. Da qui il Doge si affacciava per assistere alle esecuzioni pubbliche e per leggere le sentenze di morte.

Oltre al Doge, nel Palazzo risiedevano anche i suoi scudieri, i consiglieri e i filosofi mentre dal lato opposto si trovavano gli uffici giudiziari.

L’ingresso del Palazzo, costruito da Giovanni e Bartolomeo Bon, è chiamato Porta della Carta per via dell’usanza di affiggervi i decreti e le nuove leggi.

Per raggiungere i piani superiori è necessario salire la Scala d’Oro, così chiamata per la presenza di sontuosi affreschi e stucchi in foglia d’oro su tutta l’arcata superiore.

Altro luogo importante del Palazzo è la Sala del Gran Consiglio, che custodisce importanti opere del Tintoretto (la vedete qui a lato).

Per completare la visita al Palazzo Ducale è d’obbligo attraversare il famosissimo Ponte dei Sospiri situato sul retro (potete intravvederlo nella prima foto sotto il titolo dell’articolo oltre che in quella qui sotto). Nonostante il suo nome, il termine “sospiri” non ha nulla a che fare con il romanticismo degli innamorati. Anzi, il ponte è così chiamato perché, in passato i carcerati che lo attraversavano sapevano che non sarebbero più tornati indietro in quanto condannati a morte.

Le prigioni peggiori di Venezia erano sicuramente i Piombi, situate proprio nel sottotetto del Palazzo, dove rinchiusi nobili, ricchi e religiosi e dalle quali si narra che Giacomo Casanova riuscì a fuggire. Erano invece prigioni sotterranee i più angusti Pozzi, che con l’alta marea venivano parzialmente inondati rendendo quasi impossibile sopravvivere ai malcapitati.

È anche possibile addentrarsi in un percorso segreto, con itinerari che offrono un suggestivo e interessante approccio col passato in questo maestoso Palazzo. La visita è effettuabile solo previa prenotazione e con accompagnatore specializzato, per un minimo di 2 fino a un massimo di 25 persone, ogni giorno con i seguenti orari:
In italiano ore 9.30 e 11.10
In inglese ore 9.55, 10.45 e 11.35
In francese ore 10.20, 12.00

Marco Zanus


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