L’Istria, un’altra faccia dell’Adriatico

Di

Novigrad

L’Istria è una sorta di microcontinente: 400 kilometri di coste, un centinaio tra isole e isolotti. Gli istriani amano dire che si tratta di una piccola Italia, poiché possiede risorse naturali, paesaggistiche, culturali, artistiche, imprenditoriali ed enogastronomiche proprio come il nostro paese. Si tratta di una regione ancora molto legata alla sua storia veneziana, anche se il suo presente è croato. Una penisola che però può vantare una cucina tutta sua. Ottima! Con specialità a base di pesce e crostacei freschissimi, ma anche funghi, tartufi, selvaggina, salumi, formaggi, miele e ottimo olio d’oliva.

Quali sono i più importanti centri turistici dell’Istria? Questi quelli situati sulla costa:

*Novigrad (nella foto, in italiano si chiamava Cittanova), sulla costa occidentale della penisola istriana. E’ una cittadina di pescatori, con mura del XIII secolo, vestigia di epoca medievale conservate in un ricco lapidarium. Notevoli anche la chiesa barocca di San Pelagio, con una cripta romanica. Il pesce qui è semplicemente eccezionale, si può mangiare anche crudo, magari accompagnato da crostacei.

* Porec (in italiano Parenzo) è nota come ‘la città dei mosaici’, dove i mosaici in questione sono quelli della basilica bizantina di Eufrasio. Questo complesso religioso è incluso nel patrimonio UNESCO perché costituisce uno straordinario esempio dell’armonica fusione tra architettura paleocristiana e bizantina – con mosaici di finissima qualità e ben conservati, un battistero esagonale e un atrio di epoca paleocristiana molto ben conservato. D’estate però i turisti preferiscono però le attrattive balneari: infatti si tratta di una delle località più attrezzate da questo punto di vista. Nell’immediato entroterra, a Nova Vas (Villanova) si può visitare la bella grotta di Baredine, profonda una sessantina di metri, con stalattiti e stalagmiti spettacolari. Nella grotta vive il ‘proteo’, uno strano animale anfibio dalla pelle di colore rosa.

* Vrsar (Orsera) è già stata oggetto di questo nostro post, a cui rimandiamo ribadendo ogni singola parola!

* Rovinj (Rovigno), una cittadina romantica, situata a picco sul mare, con stradine e minuscole piazze. Sarà una vera poesia sorseggiare un cocktail su una terrazza con vista sul suo mare. Da visitare anche la basilica di Santa Eufemia, in stile barocco veneziano. Qui sono conservate le spoglie della santa, portate da Costantinopoli nel XIX secolo, e celebrata con una festa popolare il 16 settembre di ogni anno. Non si può però dimenticare il Museo della batana, la barca da pesca con fondo piatto molto utilizzata dai pescatori istriani.

* Fazana (Fasana) è famosa per le sue taverne e anche come porto da cui salpano i traghetti per le isole Brijuni (Brioni), quattordici isole che fanno a gara tra loro quanto a bellezza: calette solitarie, borghi antichi e natura incontaminata.

* A Vodnjan (Dignano) ci attende invece qualcosa di interessante e macabro al tempo stesso: nella chiesa di San Biagio sono conservate una collezione di opere d’arte e una serie di mummie di alcuni santi (Leone Bembo, Giovanni Olini e Nicolosa Bursa). Forse non per tutti saranno interessanti.

* Pula (Pola) è una città internazionale e cosmopolita, dove il traffico e il ritmo di vita sono ben diversi dal resto dell’Istria. Il centro conserva importanti monumenti del periodo romano (il Foro, l’Arco dei Sergi, l’Arena) ed eleganti palazzi austriaci lungo il porto. Da visitare il vivace mercato, che offre durante tutto il corso dell’anno prestigiosi festival musicali, cinematografici e teatrali.

Questi invece i centri più noti nell’entroterra:

* Groznian (in italiano si chiamava Grisignana): fu sotto il dominio di Venezia per quattro secoli e i segni veneziani sono ancora chiari in questo incantevole borgo medievale. D’inverno è abitata da poche decine di persone, ma d’estate diventa punto d’incontro di artisti e musicisti, che riempiono di colori, forme e suoni le sue strade e le sue gallerie d’arte.

* Momjan (in italiano Momiano), che potremmo definire la terra del moscato e della malvasia, due vitigni molto diffusi in Istria. Qui si possono visitare molte delle aziende vitivinicole della zona per una degustazione speciale.

* Livade è invece nota per la produzione di olio extravergine d’oliva di qualità sopraffina, formaggi e prosciutti. Sono da provare anche i suoi ristoranti, un perfetto compromesso tra cucina classica e creativa, con l’immancabile ingrediente che è il tartufo locale.

* Motovun (in italiano Montona) è una località molto visitata nell’entroterra istriano, grazie al castello, le splendide mura del XIII secolo e il festival del cinema internazionale che ha luogo nel mese di luglio. Oltre ai bei negozi di gastronomia e artigianato.

* Pazin (in italiano Pisino) è situata proprio nel centro della penisola e offre un castello, un bel museo etnografico ma soprattutto la visione mozzafiato del precipizio naturale del fiume Pazincica (in italiano Foiba).


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