La Cattedrale di Palermo

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Palermo è una città capace di farsi apprezzare in qualunque momento dell’anno, forte di antiche origini che hanno segnato il territorio e lasciato oggi innumerevoli monumenti ed edifici d’interesse turistico e non solo. Realizzando qualche ricerca con Alitalia, potremo incontrare diverse soluzioni per visitare il capoluogo della Sicilia, mentre per chi desidera risparmiare sono disponibili anche degli interessanti voli low cost Palermo con Skyscanner.

La Cattedrale di Palermo è stata realizzata nel 1185, rappresenta uno dei simboli della città e una sintesi di storia e di arte dell’ultimo millennio, visto che oltre ai sovrani normanni, qui furono anche incoronati Vittorio Amedeo II di Savoia e Carlo III di Borbone, figure importanti della storia siciliana. Nei secoli ha subito varie modifiche (i saraceni ad esempio l’avevano convertita in una moschea), fino a raggiungere l’attuale aspetto nel corso del settecento grazie ai progetti di Ferdinando Fuga.

La cattedrale è fiancheggiata da quattro torri realizzate nell’epoca normanna ed è sovrastata da una cupola. A sud è collegata al Palazzo Arcivescovile con due grandi arcate ogivali si cui s’innalza la torre campanaria con l’orologio. La facciata principale che da sulla via Bonello, presenta decorazioni realizzate tra il 300 e il 400. L’aspetto goticheggiante della cattedrale deriva dalla presenza delle torri a bifore e colonnine e dalle merlature ad archetti che corrono lungo tutto il fianco destro della costruzione.

L’interno della Cattedrale di Palermo ha subito profonde trasformazioni e si presenta oggi a croce latina con tre navate divise da pilastri, con statue di santi che facevano parte della decorazione della tribuna del Gagini. Sul pavimento della navata centrale è stata realizzata, durante i rifacimenti moderni, una meridiana in marmo con tarsie colorate che rappresentano i segni zodiacali. Nella navata destra è esposto il Tesoro della Cattedrale, contenente paramenti sacri dal XVI al XVIII secolo, paliotti, ostensori, calici, un breviario miniato del Quattrocento e la tiara d’oro di Costanza d’Aragona.

Dal lato sinistro della cattedrale è possibile accedere alla cripta, luogo di grande suggestione, contenente le tombe e i sarcofagi d’età romana, alcuni dei quali ancora ottimamente conservati . Oltre alle tombe imperiali e reali dei normanni, la cripta custodisce personaggi famosi come l’arcivescovo Giovanni Paternò, che fu il mecenate di Antonello Gagini, il quale ne scolpì la commovente immagine giacente.


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