Il fascino dell’isola greca di Chios

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chios_pyrgiLe isole greche sono varie migliaia e piene dei tesori naturalistici e artistici più disparati. La massa dei turisti tende però a visitare sempre le stesse, le più pubblicizzate, ignorando paesaggi unici e atmosfere più genuine. Come quelle che si trovano a Chios, una meravigliosa isola situata nell’Egeo settentrionale, di fronte alla costa turca e da molti annoverata tra le dieci più belle della Grecia.

Anche nella stagione fredda Chios rimane splendida grazie al suo clima particolarmente mite. I suoi abitanti sono pieni di vita in ogni periodo dell’anno e il turista ha la possibilità di effettuare vari tipi di escursioni, non solo sulla costa, ma anche ai villaggi medievali o ai monasteri arroccati sui monti.

Chios vanta infatti testimonianze di una cultura che si perde nella notte dei tempi e conserva attrazioni che vanno dalla preistoria all’età moderna passando per il periodo paleocristiano e bizantino.

I centri abitati più importanti sono sulla costa orientale, a partire dal capoluogo Chios (anche detto Chora), costruito intorno al porto e al castello medievale di stile veneziano-ottomano. A Nord di Chora si trova il sobborgo di Vrontados, dove la tradizione vuole che sia nato il poeta Omero. Lungo la costa est troviamo Karfas, un’ampia spiaggia sabbiosa che, insieme al villaggio di Ayia Ermioni è il principale centro turistico della zona.

Il sud dell’isola è noto per i sei villaggi di Mesta, Pyrgi, Olympi, Kalamoti, Vessa ed Elata che insieme formano la Mastichochória, letteralmente ‘i villaggi del mastice’, per via della tradizionale produzione della pregiata sostanza dall’albero del lentisco, un’attività fiorente in questa zona fin dal periodo romano. Questi villaggi, costruiti tra il XIV e il XVI secolo sono caratterizzati da una particolare struttura difensiva basata su porte fortificate e strade strette, volte a proteggerli dai frequenti attacchi dei pirati. Il più interessante dei sei è sicuramente Pyrgi, universalmente noto per le decorazioni a graffito con motivi bianchi e neri (nella foto). La tecnica utilizzata per crearli si chiama xysta e consiste nell’intarsio su gesso.

La costa del sud è scarsamente popolata, fatta eccezione per la moderna baia di Komi, per l’antico villaggio di Emporio – abitato fin dal 1800 a.C. – e il sito della spiaggia di lava nera di Mavra Volia che, secondo la leggenda, fu creata dall’esplosione dell’isola di Santorini nel 1600 a.C.

Ma è il centro dell’isola che riserva il maggior numero di meraviglie: tra i villaggi di Avgonyma e Karyes si trova infatti il monastero di Nea Moni, risalente all’XI secolo, un sito protetto dall’UNESCO. L’edificio fu costruito senza badare a spese con i fondi provveduti dall’imperatore bizantino Costantino IX dopo l’accorata supplica di tre monaci costretti fino a quel momento a vivere in spelonche. Il monastero, oggi stato trasformato in un convento di suore, è uno splendido paradigma dell’architettura e della pittura del periodo mediobizantino. Delle costruzioni originarie sono rimaste la cisterna, il refettorio, una torre quadrangolare situata a sudovest. Particolarmente pregevoli le decorazioni a mosaico dalla composizione semplice e dai colori vivaci.

Ci sarebbe ancora molto da dire, ma ora avete almeno qualche informazione essenziale. Se vi chiedete come si arriva a Chios, rispondiamo che può essere raggiunta via nave in 7-9 ore di navigazione, partendo dal Pireo con Anek Lines oppure con Hellenic Seaways.

Sul sito ChiosOnline, poi, trovate tutto quello che serve per i viaggi a Chios, il soggiorno e le escursioni, che fuori stagione.


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