Le acque di Lipari hanno meritato la bandiera blu del FEE

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Non può che farci piacere la notizia che quest’anno le Bandiere blu del Fondo di educazione per l’ambiente sventoleranno su più spiagge della Sicilia rispetto agli scorsi anni. Fiumefreddo di Sicilia, Marina di Cottone (entrambe in provincia di Catania), Menfi (Agrigento) e poi Ispica, Pozzallo, Ragusa, Marina di Ragusa e infine Lipari, una delle sette magnifiche isole Eolie. Il riconoscimento è molto significativo poiché non si limita a certificare la qualità delle acque, ma anche i servizi offerti al pubblico e il rispetto dell’ambiente.

Per il turista, la Bandiera blu significa maggior tranquillità nella balneazione. Del resto, Lipari è da sempre circondata da un alone di fascino tutto particolare: come dimenticare le sabbie bianche di Lipari nell’ultimo racconto incluso nel film Kaos (1984) dei fratelli Taviani?

Lipari è la più estesa e popolata isola dell’arcipelago siciliano nel mar Tirreno. Oltre al capoluogo omonimo (che vedete nella foto in alto), la popolazione dell’isola risiede in uno dei quattro borghi principali: Pianoconte, Quattropani, Canneto e Acquacalda. Quest’ultimo toponimo non sorprende affatto, poiché l’isola è di origine vulcanica e possiede molte fumarole attive e un fonti idrotermali. Dalle antiche eruzioni vulcaniche deriva la massiccia presenza di ossidiana e soprattutto di pomice, una pietra che sull’isola viene estratta in numerose cave e smerciata in tutto il mondo.

Lipari è un’isola vivace e colorata. Inutile dire che d’estate il clima è veramente molto caldo, ma non tutti possono permettersi di visitare l’isola fuori stagione, come invece sarebbe consigliabile. Comunque, di sera il Corso principale e il centro storico di Lipari (zona pedonale) è animatissimo, per non dire caotico. Negozi sempre aperti, bar affollati, ristoranti semplici ma economici soddisfacenti, soprattutto se si finisce il pasto con un buon bicchiere di Malvasia locale.

I più fortunati possono scoprire le bellezze dell’isola da una barca a vela, ma anche con un motorino affittato in loco si avrà modo di visitare ogni singola spiaggia e tutto l’entroterra, veramente spettacolare. Le spiagge più belle in assoluto sono quelle che possono essere raggiunte soltanto in barca con un servizio in partenza da Canneto.

Che cosa vedere a Lipari “città”?
* Il suggestivo porto vecchio del paese di Lipari, meglio noto come Marina Corta (nella foto qui sopra), da cui si può vedere la cattedrale di San Bartolo.
* Il castello di Lipari (che ammirate nella foto all’inizio dell’articolo) ospita il Museo archeologico è uno dei più importanti d’Italia in materia di archeologia sottomarina: collezioni di anfore marine, sarcofaghi di pietra risalenti al periodo della dominazione greca passando per maschere e utensili di ossidiana, per citare solo alcuni dei reperti archeologici che testimoniano l’importanza dell’isola di Lipari a livello storico-culturale – dalla preistoria all’antichità, al medioevo al Rinascimento.
* Molte vestigia neolitiche sono sparse all’interno di vari edifici del centro storico.

Per quanto riguarda la costa, oltre alle sopraccitate spiagge, non bisogna perdere:
* Le splendide le cave dei “Pomici”, dove chiunque – potendo – dovrebbe fare un tuffo nelle acque azzurre che le contraddistinguono.
* I Faraglioni, possibilmente compiendo un suggestivo giro tra grotte e anfratti.

Come si arriva a Lipari se non si possiede una propria barca a vela? Mediante un traghetto o aliscafo da Napoli o Milazzo (su questa pagina, orari e dettagli).


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