Via Garibaldi a Genova: la strada più bella del mondo

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Via Garibaldi Genova

Prima del 1882 si chiamava Strada Aurea e ancora prima Strada Nuova. Oggi è invece Via Garibaldi a Genova, una via stupenda a cui nessuna foto rende giustizia. Non a caso nel 1837 fu descritta come la strada più bella del mondo da uno scrittore illustre come Stendhal, che ne trovava irresistibile l’architettura ardita, piena di vuoti e di colonne.

Di fatto, tutti sono concordi nel definirla una strada incantevole. Si estende per 250 metri da Piazza Fontane Marose a Piazza della Meridiana ed è fiancheggiata da due ali di stupendi palazzi tardo-rinascimentali e barocchi, in un’atmosfera signorile e riservata, con poche vetrine di negozi e tante facciate imponenti.

La Strada Nuova ebbe origine intorno al 1550 quando le nobili famiglie che controllavano Genova al culmine del suo potere finanziario (gli Spinola, i Lomellini, i Grimaldi, i Lercari e i Pallavicini) decisero di trasferire qui le loro residenze per creare un vero e proprio quartiere all’altezza del loro prestigio. Con residenze private destinate a ospitare personalità in visita di stato, scelte a sorte mediante il sistema detto ‘dei Rolli’.

Così, nel giro di quasi due secoli furono eretti tredici palazzi, di tre o quattro piani, con facciate decorate, scaloni spettacolari, cortili e logge che si affacciano su giardini terrazzati. Li costruirono e li decorarono i più noti architetti e pittori dell’epoca e col tempo anche gli interni si riempirono di raccolte d’arte di straordinario valore.

Il pittore fiammingo Rubens raccolse in un volume i disegni delle facciate che vide a Genova e lo pubblicò ad Anversa. Le residenze di Strada Nuova divennero perciò un modello architettonico per tutta l’Europa. I suoi disegni hanno anche permesso di ricostruire l’aspetto originale delle antiche dimore in occasione degli ultimi interventi di restauro, conclusi nel 2004. Dal 2006 Via Garibaldi, insieme alle vicine Via Balbi, Via Cairoli e alle dimore storiche del sistema dei Palazzi dei Rolli sono state annoverate dall’UNESCO nel patrimonio dell’umanità.

Gli edifici più importanti di via Garibaldi, Genova

* Palazzo Doria Tursi: è sede del Municipio di Genova è sicuramente l’edificio più imponente della via. Fu costruito a partire dal 1565 per Niccolò Grimaldi e acquistato dalla famiglia Doria nel 1597. Ha una struttura simmetrica con due logge e giardini pensili.

* Palazzo Bianco e Palazzo Rosso ospitano le Pinacoteche Civiche, stracolme di capolavori italiani e fiamminghi, da Guido Reni a Bernardo Strozzi, da Van Dyck a Dürer. Palazzo Bianco fu proprietà delle famiglie Grimaldi e poi Brignole. In esso si può visitare anche il giardino pensile, con i resti dell’antica chiesa gotica di San Francesco al Castelletto. Palazzo Rosso era la dimora più prestigiosa della famiglia Brignole Sale. Le protomi leonine della facciata richiamano lo stemma di famiglia, ossia un leone rampante sotto un albero di prugne che in genovese si chiamano appunto brignole.

* Palazzo delle Torrette è così chiamato per via delle due torrette ai lati dell’edificio.

* Palazzo Campanella: originariamente la facciata presentava una finta decorazione architettonica ad affresco. Oggi il primo piano è aperto al pubblico e vi si può ammirare quanto rimane degli affreschi di Andrea Semino.

* Palazzo Cattaneo Adorno è formato da due residenze distinte e simmetriche che insieme formano un unico edificio. Anche all’interno vi sono due portali gemelli.

* Palazzo Lomellino Podestà prende il suo primo nome dalla famiglia che lo fece costruire e il secondo da quella che ne fu ultima proprietaria, alla fine del XIX secolo. Ha una facciata riccamente decorata: una base di color azzurro ardesia su cui spiccano rilievi bianchi a stucco di figure alate, drappi e ghirlande.

* Palazzo Spinola: la facciata conserva tracce degli affreschi dei fratelli Calvi, in cui gli antenati della famiglia sono raffigurati in abiti di antichi romani. Da più di un secolo è sede di uffici bancari.

* Palazzo Lercari Parodi, costruito a partire dal 1571, ha un portale sostenuto da due statue virili con il naso mozzato: sono figure che rievocano la leggenda di Megollo Lercari, il quale si vendicò sui suoi nemici facendo loro tagliare naso e orecchie.

* Palazzo Cambiaso: fu costruito a partire dal 1558 per Agostino Pallavicino, ma poi nella seconda metà del ‘700 passò alla famiglia Cambiaso. Oggi è proprietà di una banca.

* Palazzo Doria: apparteneva in origine alla famiglia Spinola, ma nel 1723 fu acquistato dai Doria. La facciata conserva le originarie decorazioni a stucco. Nell’atrio si trova un lampadario sormontato dal simbolo dei Doria: l’aquila araldica.

* Palazzo Carrega Cataldi, oggi è sede della Camera di Commercio. Fu terminato nel 1551 e poi ampliato nel ‘700 e sopraelevato di un piano. Nello stesso periodo fu realizzata la sala chiamata ‘galleria dorata’, uno dei migliori esempi di stile rococò genovese.

* Palazzo Gambaro, fu progettato per gli Spinola nel 1558. Ha una facciata semplice, con poche decorazioni, sopra il portone si distinguono due statue di marmo, allegorie della Prudenza e della Vigilanza. Oggi ospita una banca.


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