Un amore che non passa mai: Rimini e la riviera romagnola

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Siamo agli sgoccioli dell’estate. Tutti noi abbiamo quella sensazione di amarezza delle ferie appena concluse e quella mancanza forte che ti stringe il petto. Ogni volta che vado in posto nuovo sono presa dalla curiosità ed entusiasmo

Ultimamente ho notato, visitando diversi luoghi, che si ogni posto mi lascia una forte mancanza, ma la riviera romagnola, per esser più precisi Rimini, lascia proprio un bruciore nostalgico dentro.

Rimini è quel posto che vive davvero per sei mesi circa all’anno, da Pasqua a fine settembre, ma che in quel periodo sa come splendere e far star bene le persone.

L’estate secondo Rimini

  • La città inizia ad accendersi nel periodo di Pasqua dove, oltre agli amanti della riviera romagnola che si concedono qualche giorno di stacco dal lavoro, i bambini si possono trovare in occasione dei tornei di calcio. Tutti iniziano ad assaporare un po’ della dolcezza che la riviera romagnola riserva durante l’anno.
  • Poi arriva maggio, il mese in cui gli albergatori e i bagnanti si preparano ai mesi successivi. Chi riesce a ritagliarsi del tempo a Rimini prima dell’estate vera e propria si gode il mare più bello della stagione.
  • A giugno Rimini inizia a popolarsi, prima sono i nonni in vacanza con i nipotini (i miei ricordi più belli d’infanzia sono proprio di quei momenti) che poi torneranno sicuramente a settembre. Poi arrivano gli studenti stranieri in gita fuori porta che scoprono l’Italia. Giugno passa lentamente, le strade iniziano a brillare di luce propria, l’aria inizia a farsi più calda e viva.
  • Arriva luglio, ed è la volta di tutti i giovani che si godono le prime esperienze di vita autonoma, arriva la Notte rosa, dove tutta la riviera romagnola si accende di un tenuo colore e tutte le strade fanno festa. Rimini a luglio equivale al primo respiro puro dopo tanto tempo in mezzo allo smog. A fine luglio inizia la vera festa. Rimini diventa un mix di persone, dalle giovani coppie alle famiglie in vacanza con i bambini, al gruppi di amici di sempre, ai gruppi di persone che si ritrovano lì puntualmente ogni anno. Finisce luglio portando tutte queste persone, l’aria calda, la musica, il profumo di sale e bomboloni per le vie degli alberghi, ogni sera un bagno organizza le feste, i fuochi d’artificio, le bici e i clacson, gli autobus per le discoteche che passano ogni minuto.
  • A è il periodo più temuto dagli albergatori ed il più amato dai turisti, dal primo momento all’ultimo della giornata agosto a Rimini fa provare un emozione diversa. Il profumo della colazione, i balli in spiaggia, quelle persone che trovi nel tuo stesso albergo che alla fine si rivelano degli ottimi compagni di viaggio e vita, il pranzo a base di pesce, i pomeriggi pieni di vita, giochi, relax, mare e divertimento, il profumo della piadina romagnola, la cena e poi… la sera. Le sere d’agosto a Rimini trasmettono energia pura. Non ho mai visto una città vivere e splendere così tanto di luce propria. Passi le vie e vedi sorrisi, bambini che corrono, anziani felici, giovani che si amano, famiglie rilassate, vedi i gavettoni degli albergatori contro i clienti, vedi i risciò pieni di ragazzi che cantano a squarciagola: si sentono vivi!
  • A settembre la malinconia prende il sopravvento, inizi ad avere quel bruciore al petto mixato alla gioia di vivere. Tornano le persone di giugno, così si ha un po’ l’idea che l’estate stia per ricominciare, ma purtroppo non è così. Pian piano gli alberghi chiudono, le feste finiscono, le vie iniziano a diverse spoglie e i lidi iniziano a togliere gli ombrelloni.

E così passa l’estate a Rimini, che regala grandissime emozioni anche in inverno, ma in estate è la cosa più magica che una persona possa trovare: è quello che io chiamo il “mal di Rimini”.


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