Che cosa vedere a Maastricht (Olanda)

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Vrijthof_MaastrichtIl nome Maastricht riporta alla mente di qualsiasi italiano il famoso Trattato sull’Unione Europea qui firmato nel 1992 e che per molti versi ha cambiato la nostra vita come europei. Ma questa cittadina olandese, capoluogo della Provincia del Limburgo (che nel sudest della nazione si incunea profondamente tra Belgio e Germania) ha molto di più da offrire, perché vanta una lunga e interessante storia. In questo periodo, è alla ribalta soprattutto per la famosa e tradizionale Fiera dell’Arte e dell’Antiquariato (conosciuta con l’acronimo TEFAF, quest’anno dal 14 al 23 marzo), in cui collezionisti e semplici appassionati possono trovare splendide occasioni negli stand di mobili antichi, dipinti, gioielli, porcellane e design. Nel mese di settembre si svolge qui invece un importante festival di musica religiosa, chiamato Musica Sacra.

Ma anche il centro storico di Maastricht ha molto da offrire, ricco com’è di edifici e piazze in stile romanico risalenti per la maggior parte all’XI secolo. Tutte le strade della città vecchia si uniscono nel Vrijthof (nella foto), una piazza con una bella pavimentazione di ciottoli. Su essa si affacciano dividendosi idealmente e diplomaticamente lo spazio la bella basilica cattolica di San Servazio e la chiesa protestante di San Giovanni. Molte delle chiese antiche ora sono sconsacrate e sedi di hotel e suggestivi ristoranti. In un tempio del Duecento magnificamente affrescato, con soffitti gotici, rosoni e volte a crociera si trova una gigantesca libreria disposta su più livelli e a dir poco suggestiva; si chiama Selexyz Dominicanen e vale assolutamente una visita, almeno per prendere un caffè e guardarsi intorno. Se il tempo lo permette, può essere interessante una piccola crociera in barca sul fiume Mosa, che in olandese si chiama Maas e dà il nome alla città. Basta un’occhiata al panorama della città per ricordare i tipici sfondi dipinti dai pittori fiamminghi, con i tetti appuntiti che si riflettono sulle acque e il cielo con le nuvole in perenne movimento.

Un’escursione molto particolare è poi quella nelle grotte di St. Pieter, miniere di marna abbandonate che paiono un vero e proprio labirinto sotterraneo. Sulle pareti si trovano ancora la scritte e i disegni dei minatori.

Per quanto riguarda l’aspetto enogastronomico, il ristorante più famoso e stellato è il Beluga, ma non è l’unico della città. La specialità del luogo è la torta Limburgse vlaai, una sorta di crostata con ripieno di frutta. Deliziosi i formaggi di questa regione, che si trovano soprattutto nei negozi della piazza del Mercato (de Markt). I vini autoctoni più consigliati sono il Pinot Nero e il Riesling. Sulla piazza del mercato che citavamo prima in questa stagione si possono anche trovare preziosi bulbi di tulipani da portare a casa e piantare come ricordo della nostra vacanza a Maastricht.


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