L’Etna: maestosità e magia in ogni stagione

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etna in eruzione

L’Etna è il vulcano attivo più grande d’Europa. Trovarsi al cospetto di questa montagna di 3300 metri che nasconde il fuoco sotto di sé incute un timore particolare.

Sono passati tre secoli e mezzo dall’ultima eruzione distruttrice, ma l’attività dell’Etna non si è mai interrotta, neppure per un giorno. L’Etna è un vulcano complesso che presenta diverse bocche eruttive distribuite su vari crateri lungo il suo versante.

Eppure durante i secoli l’uomo, non è fuggito dal vulcano e dalle fontane di lava con emissioni di cenere vulcanica, anzi, si è stretto sempre di più intorno al suo cono: la stessa città di Catania si è andata sviluppando nei secoli verso le sue pendici. E questo fatto la dice lunga sul rapporto felice che i siciliani hanno con il Mungibeddu o ‘a Muntagna.

etna

Molti italiani sono stati diverse volte in Sicilia e a Catania, ma hanno sempre guardato l’Etna dal basso. Invece questa montagna va esplorata, perché può riservare emozioni uniche nel suo genere.

L’Etna in primavera-estate

Da marzo a ottobre si può fare trekking su spazi di terra coltivabile alternati a roccia lavica nera, tra fichi d’india, case coloniche isolate, piante di ginestra, nidi di rapaci e colate di lava rapprese in concrezioni grottesche.

In primavera e autunno la tavolozza dei colori è particolarmente suggestiva, lo sanno bene i camminatori e gli appassionati di mountain bike della Trinacria. I più avventurosi possono addirittura fare un percorso circolare di tre giorni, con partenza dal Grande Albergo dell’Etna (1780 metri s.l.m.) passando per Monte Maletto (1773 metri) e Piano Provenzana (1810 metri) puntando verso la vetta per poi tornare al Grande Albergo dell’Etna. Nessuno vieta di compiere la lunghissima scarpinata da soli, ma è molto più consigliabile rivolgersi alle guide autorizzate, che sanno come raggiungere in sicurezza i crateri sommitali a più di 3000 metri e come difendersi dal vento che può essere carico di gas.

L’Etna in autunno-inverno

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Da novembre a febbraio si cammina invece sui sentieri innevati dell’Etna oppure si scia. E’ un’esperienza unica scendere sugli sci mentre si ammirano Catania e la linea della costa.

Ancor più emozionante è, non lontano dalle piste, lo spettacolo della lava incandescente, le grandi fumate quotidiane visibili in lontananza e l’idea di trovarsi a sciare su un vulcano attivo.

Sul versante di Linguaglossa è stata recentemente aperta una nuova seggiovia. Sul versante sud, quello di Nicolosi, gli sciatori hanno a disposizione funivia, sciovia e due skilift, per un totale di 10 chilometri di piste. Molti amano anche fare fuoripista e ascensioni con ramponi e piccozze. Ci sono maestri di sci e campi scuola, oltre che chalet e rifugi per dormire in quota. Ma in fondo l’accoglienza è ancora rustica e genuina, e sarà molto apprezzata.

Per ogni stagione vale una regola: il territorio dell’Etna, per la sua conformazione, non permette imprudenze. L’Etna è monitorato costantemente da esperti vulcanologi che monitorano i segnali di attività vulcanica e forniscono avvisi tempestivi in caso di pericolo.


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