Jesi (Ancona): una cittadina tra arte e storia medievale e rinascimentale

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Cittadina situata su un altopiano sulla riva sinistra del fiume Esino in provincia di Ancona, Jesi vanta un interessante nucleo storico racchiuso entro una cinta muraria del Trecento, ben conservata, con numerosi monumenti religiosi e civili dei periodi medievale, rinascimentale e barocco.

Le mura, tra le meglio conservate della regione, costituiscono un esempio del sistema difensivo del Medioevo. Il Duomo, dedicato a San Settimio, risale ai secoli XIII-XV mentre l’attuale facciata è di fine Ottocento; la pianta si presenta a croce latina con navata unica e cappelle laterali, sovrastata da una cupola.

La città di Jesi ospita anche un Museo Archeologico, sorto nel 1785, che espone reperti dei periodi Preistorico, Protostorico e dell’età romana. Il Museo Diocesano conserva poi circa duecento opere tra quadri, sculture, apparati liturgici ed ex voto, coprendo un arco temporale che va dal XIV al XIX secolo.

Celebre è anche il Teatro Pergolesi, eretto in una delle più belle e celebri piazze della città su disegno di Francesco Maria Ciaraffoni e modificato da Cosimo Morelli; fu inaugurato nel 1798 e per la sua importanza storica e artistica nel 1968 ha ottenuto il riconoscimento statale di “Teatro di Tradizione”, primo nelle Marche e unico a livello nazionale in città non capoluogo.

Il Palazzo Pianetti-Tesei è sede della Pinacoteca comunale, la cui esposizione è costituita da diverse collezioni: arte antica con Lorenzo Lotto, Pomarancio, Carlo Maratta, Francesco Albani, arte moderna e contemporanea con il pittore jesino Orfeo Tamburi e poi Guttuso, Sassu, Bodini.


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