Come scegliere la destinazione sul Mar Rosso più adatta a voi

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red-sea-mapL’interesse turistico per il Mar Rosso è relativamente recente e in continua crescita. In particolare per gli italiani, la vicinanza dell’Egitto al nostro paese rende i costi e i tempi del viaggio molto convenienti. Per i pochi che non ci sono già stati, bisogna ricordare che il Mar Rosso abbraccia una zona desertica, quindi disabitata. L’interesse per queste destinazioni è quindi quasi esclusivamente di tipo balneare e naturalistico. A meno che non si sposti per un’apposita escursione, chi resta a Sharm-el-Sheikh, Marsa Alam ecc. non vedrà molto della cultura egiziana (o egizia) così come l’abbiamo studiata sui libri. Le città e cittadine sul Mar Rosso quasi non hanno storia, sono di fondazione molto recente, quasi tutte si sono sviluppate in funzione del turismo e hanno perciò un qualcosa di artificiale. Inutile sperare di capire come vive una famiglia egiziana perché qui di famiglie ce ne sono ben poche. La maggior parte del personale negli hotel è costituito da uomini che vi restano per la stagione. E i paesaggi non sono paragonabili a quelli di altri mari del mondo, infatti le foto scattate qui sono spesso deludenti. D’altro canto, per chi ama le immersioni o lo snorkeling, non ci sono fondali migliori. Chi si immerge rimane strabiliato dalle acque cristalline, dalla bellezza e dai colori delle creature marine e subisce un fascino che lo porterà quasi sicuramente a ripetere l’esperienza in futuro.

Ma vediamo quali sono le opzioni per l’aspirante turista sul Mar Rosso:
Ovviamente, prima di tutte, Sharm-el-Sheikh, al quale la mia collega Matilde ha già dedicato un bel post.
Poi, andando verso sud, ma sull’altra sponda del Mar Rosso, sulla costa dell’Egitto vero e proprio e non sulla penisola del Sinai, come si vede nella cartina, nell’ordine si incontrano Hurghada (o Hurgada), Safaga, Quseir (anche detta Al Quseir, El Quseir o Quoseir) e Marsa Alam. Qui la sabbia è finissima (molto diversa da quella grossolana di Sharm). Anche la barriera corallina è più vicina alla costa che non a Sharm-el-Sheikh. Le acque sono cristalline e sulla barriera ci sono anche delle sorte di piscine o laghi naturali.
In particolare, Hurghada, fino a pochi anni fa un semplice villaggio di pescatori, è oggi divisa in tre località principali: El Dahar (la parte più vecchia, dove si trovano il bazaar e la stazione dei bus), Sekalla, già più moderna e El Korra Road, l’ultimo quartiere realizzato nel tempo.
Safaga è un piccolo centro che si sta sviluppando; al momento è famosa soprattutto per l’estrazione dei fosfati.
Quseir è una piccola città con una sua storia, infatti fu fondata circa 5000 anni fa dagli egizi, il suo antico nome era Thagho. Fu poi chiamata Leukos Limen (porto bianco) nel periodo dei Tolomei e Portus Albus sotto la dominazione romana. Il nome attuale le fu dato dagli arabi e significa “piccola fortezza”. Nei secoli fu sempre un porto importante per gli scambi commerciali. Nelle vicinanze della cittadina, ad Al Kadima, si trovano ancora i resti di una fortezza ottomana e di alcune antiche moschee.
Infine la famosa Marsa Alam, che è situata in prossimità del Tropico del Cancro, dove il Mar Rosso incontra il deserto del Sahara, e si presenta ricca di palmeti e mangrovie. Anche qui (come dovunque, del resto) la barriera corallina è molto rinomata tra i subacquei, per via dei molti siti d’immersione ancora incontaminati, in cui si possono incontrare facilmente delfini, dugongo e squali martello. Nell”entroterra di Marsa Alam si trovano degli interessanti siti che valgono la pena di essere visitati, come le miniere di smeraldo e il Tempio di Seti I a Khanais.

Da tutte e quattro queste località si può fare un’escursione a Luxor, dove si trovano la Valle dei Templi, il tempio di Karnak e altre meraviglie della storia egizia. Certo, per farcela in giornata bisognerà fare una levataccia, ma ne vale la pena, garantito da chi c’è stato. Chi non si vuole spostare troppo deve fare un’escursione nel deserto, che ha sempre un fascino enorme. Per chi ama la tradizione, in groppa a un cammello; per chi ama la velocità, a bordo di un veloce quad.

Risalendo invece la penisola del Sinai si trova invece Taba, proprio al confine tra Egitto e Israele. Qui la sabbia è rossastra e, a detta di chi è stato ovunque sul Mar Rosso, il mare migliore è qui, perché ancora meno contaminato che altrove. La barriera corallina è molto prolungata e forma addirittura delle sorte di faraglioni nel mare aperto. I turisti di Taba sono di una certa levatura, di quelli che giocano nei campi da golf, tanto per intenderci. Gli italiani per ora sono pochi, più che altro la località è frequentata da facoltose famiglie arabe. Per chi vuole fare molte escursioni turistico-culturali Taba è la località strategica, poiché da qui si può passare facilmente in Israele e in Giordania, per visitare la mitica Petra.

Volendo, e molti saggiamente lo fanno, si può abbinare una settimana di soggiorno sul Mar Rosso a una crociera sul Nilo oppure a un weekend al Cairo.


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