Il mitico esercito di terracotta di Xi’an

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EsercitoTerracottaCome molti altri grandi ritrovamenti archeologici, l’esercito di terracotta di Xi’an fu scoperto per caso nel 1974 da contadini che, scavando il terreno, si imbatterono in strani pezzi di terracotta modellata. Quei ritrovamenti hanno fatto la fortuna della città di Xi’an, una delle più grandi città nella parte nord-occidentale della Cina, situata a sudovest di Pechino (si raggiunge con 16 ore di treno o più rapidamente in aereo).

L’esercito di terracotta fu voluto dall’imperatore Qin Shi Huangdi, nato nel 259 a.C., lo stesso imperatore che unì la Cina, uniformò la grafia usata ancora oggi e fece costruire la Grande Muraglia cinese. Secondo le sue intenzioni, l’esercito che doveva proteggere la sua monumentale tomba. Una mania di grandezza che in realtà era solo specchio delle sue reali capacità: se l’imperatore voleva lasciare ai posteri un’idea della sua grandiosità, ci è ben riuscito. Dal 1987 il mausoleo di Qin Shi Huangdi è stato anche inserito dall’UNESCO nell’elenco dei Patrimoni dell’umanità.

L’esercito di guerrieri di terracotta, vestiti con corazze in pietra e dotati di armi, è rimasto interrato per più di 2000 anni e costituisce solo una minima parte del complesso archeologico, che occupa un’area vastissima e rappresenta una fedele replica dall’armata che aveva unificato la Cina. Dei guerrieri oggi si ammira soprattutto la bellezza dei volti, diversi l’uno dall’altro, e volutamente. Infatti, gli artigiani erano stati fatti arrivare da ogni parte del paese per compiere l’opera. I corpi venivano modellati con argilla in strutture uniformi, ma i volti venivano rifiniti a mano da ogni vasaio, che trasferiva in esso le caratteristiche della sua regione di provenienza. Ed ecco il miracolo: tanti uomini diversi che da millenni aspettano di combattere.


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