Una visita al palazzo del Potala a Lhasa, Tibet

Il Tibet è il sogno di tutti i viaggiatori davvero appassionati, perché è una meta straordinariamente bella e anche straordinariamente difficile da raggiungere. Come tutti nel mondo sanno, più di cinquant’anni fa ebbe inizio la dominazione cinese di questa regione: secondo la Cina si trattò di una benefica liberazione dalla schiavitù dei monasteri, secondo i tibetani fu invece una violenza inaudita. Dopo mezzo secolo l’unica certezza è che la macchina del progresso cinese sta rapidamente distruggendo la cultura tibetana.

Ma per un momento tralasciamo le polemiche politiche e concentriamoci sull’aspetto più prettamente turistico del Tibet. Nel cuore del paese si trova la città di Lhasa, e nel cuore di Lhasa il palazzo simbolo di questa terra e della religione buddista: il Potala, che per svariati secoli fu il palazzo d’inverno dei Dalai Lama.

Anche se i tibetani sono allo stremo e ritengono i luoghi di culto del loro ‘paese’ siano ormai quasi soltanto dei monumenti per i turisti, noi occidentali non riusciamo a cogliere appieno le implicazioni emotive e siamo immensamente affascinati dal mastodontico palazzo, un edificio considerato dall’UNESCO patrimonio dell’umanità.

Qui tutto è immenso. Il palazzo si arrampica per 170 metri sulla Collina Rossa. E’ composto da due edifici: quello bianco, sede civile  e politica del Dalai Lama (quando vi poteva risiedere), e quello rosso, vero cuore sacro del buddismo tibetano. Un edificio di ben 130.000 metri quadri di superficie coperta, con oltre mille stanze. Un intreccio continuo di sale, cappelle, gallerie fumose, librerie, scalinate scricchiolanti, passaggi segreti, cortili e terrazze. Perennemente pieno di pellegrini che bruciano incenso o cera di yak. Visitatori che pregano, si inchinano, spesso dinanzi a porte chiuse. Dietro queste porte, se solo si potesse entrare, ci sarebbero enormi statue del Buddha e dei seguaci, riservate al culto personale del Dalai Lama. E poi ci sarebbero le stanze segrete abitate dal Dalai Lama, il trono, la stanza della meditazione. Tutto carico di storia e di ricordi ormai lontani.

Dai terrazzi del Potala si ammira in lontananza la grande montagna himalayana. Non dimentichiamo che questo è il Paese delle Nevi.