Città del Messico: i luoghi più significativi da visitare

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Città del Messico è una città che incanta e spaventa al tempo stesso, indubbiamente piena di contraddizioni, caotica e tentacolare. Sicuramente ricca di fascino e decisamente da vedere una volta nella vita.

Capitale politica, economica e culturale del Messico, Ciudad de México (questo il suo nome in castigliano) raccoglie ben il 10% della popolazione del paese, sfiorando i 9 milioni di abitanti. Quali sono i monumenti di maggiore interesse per il visitatore? Cercheremo di limitarci a quelli davvero significativi:

Per forza di cose l’occhio non può che cadere in primo luogo sui grattacieli storici della città: tra questi la Torre El Moro, situata sul Paseo de la Reforma (il primo edificio al mondo su cui fu installato un sistema antisismico di galleggiamento elastico), la Torre Contigo (esempio di architettura modernista), la Torre Latinoamericana e il World Trade Center Mexico (entrambi alla loro costruzione furono gli edifici più alti dell’America Latina in quel periodo.

In realtà è però il centro storico o primo quadro di Città del Messico (ovvero il nucleo originario della metropoli) a essere inserito nella lista dei patrimoni UNESCO. Sorge sul centro dell’antica città azteca Tenochtitlàn, che fu distrutta dai conquistatori spagnoli. Essi conservarono soltanto i quattro viali che tuttora si dipartono lungo due direttrici perpendicolari: Tepeyac, Tacuba, Iztapalapa e Coyoacan. Il centro storico è anche conosciuto come la città dei palazzi, perché contiene migliaia di edifici religiosi o civili di grande valore artistico o storico costruiti fra il XVI e il XX secolo.

Molto importante anche il bosco di Chapultepec, al centro della città, è la zona verde più estesa del paese. Qui si trova un castello panoramico che ospita un Museo Nazionale di Storia e da qui si diparte il centrale Paseo de la Reforma di cui abbiamo parlato sopra.

La Catedral Metropolitana è un’enorme chiesa cattolica situata nella immensa piazza della Costituzione, anche nota come lo Zócalo. È costruita in cantera grigia e al suo interno, oltre a cinque navate si trovano ben sedici cappelle laterali. Sulla stessa piazza si affaccia anche il Palazzo Nazionale, in stile barocco, originariamente alloggio del viceré, poi tribunale e poi carcere.

La Colonna dell’indipendenza è un altro emblema della città, all’incrocio tra il Paseo de la Reforma e la Via Firenze. I messicani ne parlano come el Ángel de la Independencia. Il monumento fu fatto erigere dal presidente Porfirio Diaz, per commemorare il primo centenario di vita del paese.

Per chi ama Frida Kahlo è d’obbligo una visita alla Casa Azul dell’animato quartiere di Coyoacán, nella casa studio che condivise con il marito Diego Rivera. Questi, poco fedele alla moglie, spesso si ritirava a dipingere in un altro studio a San Angel, in una colonia altrettanto pittoresca, riconoscibile dalla particolare recinzione in cactus. Per riappacificarsi dopo le liti i due andavano nella delegazione di Xochimilco (oggi anch’essa patrimonio UNESCO insieme al già citato centro storico)

Una sosta gastronomica assolutamente imperdibile è quella che si può gustare al Mercado de San Juan de Dios, tra polli, maiale fritto, ananas e caschi di banane si trovano anche pentoloni colmi di fagioli in ebollizione. Uno dei locali più tipici è il Café Tacuba, il più antico della città, adorno di mosaici e azulejos in stile bucolico. Qui si possono gustare specialità come il mole poblano (salsa a base di peperoncino e cacao), le enchiladas (ovvero, tortillas ripiene e condite con salsa chili) e taco de pollo (una sorta di piadina farcita con pollame), magari da seguite da un bicchierino di mezcal, l’acquavite di agave.


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