Samarcanda, lungo la mitica Via della Seta

Di
Samarcanda

Dove si trova Samarcanda? Cominciamo subito col rispondere a questa domanda! Samarcanda è una città situata nella parte orientale dell’Uzbekistan, un paese dell’Asia centrale, non lontano dal confine con il Tajikistan e l’Afghanistan.

Samarcanda è una delle città più antiche dell’Asia centrale ed è famosa per la sua ricca storia, architettura straordinaria e importanza culturale. È stata un importante centro commerciale e culturale lungo la Via della Seta e ha ospitato molte civiltà nel corso dei secoli, tra cui persiani, greci, arabi, mongoli e altri.

Continuiamo quindi il nostro viaggio nell’Uzbekistan: dopo Itchan Kala, oggi parliamo per l’appunto di Samarcanda, che non è solo il titolo della celeberrima canzone di Roberto Vecchioni ma soprattutto uno dei più bei siti storici dell’Asia Centrale. La definizione migliore per questa città è “crocevia di culture“. Per il fatto di essere situata sulla Via della Seta, fu per secoli una delle città più prospere del mondo, oggi tutelata dall’UNESCO per l’alta concentrazione di capolavori d’arte islamica che conserva.

La storia di Samarcanda

La storia di Samarcanda inizia nella notte dei tempi. Dai documenti storici risulta che Alessandro Magno la conquistò nel 329 a.C., a quel tempo si chiamava Maracanda, ed era una città-oasi nella valle del fiume Zeravšan. Un centro dove non mancava la ricchezza, dove avevano luogo fiorenti commerci e attività artigianali. Dal I secolo a.C. in poi la Via della Seta divenne la strada che collegava la Cina con il Mediterraneo e Samarcanda si trovò in posizione strategica non solo dal punto di vista commerciale, ma anche culturale.

Contesa e conquistata da varie successive potenze (cinesi, arabi, Samanidi, turchi Selgiuchidi), nel 1220 fu distrutta dalle orde di Gengis Khan. Ma nella seconda parte del XIV secolo il sovrano mongolo Tamerlano – il terrore dell’Asia – fece proprio di Samarcanda la capitale del suo vastissimo impero e la rese straordinariamente fastosa dal punto di vista architettonico. Il nipote di Tamerlano, Ulug Beg, eccellente astronomo, proseguì l’opera artistica.

Nel XVI secolo gli Shaybanidi uzbeki presero il potere e trasferirono la capitale a Bukhara, dando inizio al declino di Maracanda. Quando però arrivarono i russi, la città fu collegata dalla ferrovia al resto dell’impero, e fu proclamata capitale dell’Uzbekistan fino al 1930, anno in cui a Tashkent la sostituì in questo ruolo.

I principali monumenti da visitare a Samarcanda

samarcanda, piazza del registan

* Il Registan, ovvero la piazza principale, vero emblema della città e uno dei gioielli dell’Asia centrale. Su tre lati di essa, nella foto a fianco, si affacciano le prime tre sontuose madrase di cui parleremo qui sotto.

* La madrasa di Ulug Beg (nella foto in alto). Edificata intorno al 1420 su commissione del sovrano che le ha dato il nome, ha un portale enorme, che da solo copre oltre due terzi della larghezza della facciata. Le decorazioni delle pareti sono molto abbondanti, principalmente costituite da mattoni e piastrelle turchesi e lilla disposti secondo schemi geometrici, stelle e poligoni, ma anche motivi floreali e caratteri scritti. Anche i minareti, non destinati al muezzin, ma puramente decorativi, sono adornati da preziosi mosaici. Questa madrasa fu nel XV-XVI secolo una delle più prestigiose scuole coraniche della regione.

* La madrasa Tilla-Kari (che significa “coperta d’oro”) con la splendida cupola sul lato occidentale del cortile, fu costruita nel XVII secolo con la funzione di scuola coranica ma fu per lungo tempo utilizzata anche come moschea principale della città. Particolarmente sontuosa la sala di preghiera, dove l’oro delle nicchie e delle cupole riluce in maniera suggestiva. Notevole anche il maestoso portale, affiancato da due ali a due piani.

* La madrasa Sherdar è caratterizzata da cupole riccamente decorate fiancheggiate da minareti ornamentali, anch’essi ornati da sontuosi rivestimenti musivi. Sulle pareti esterne e sulle cupole si trovano motivi floreali e geometrici, mentre sul portale principale – fatto insolito per un edificio islamico – sono raffigurate delle tigri.

* La moschea di Bibi Khanym, con il suo portale alto 41 metri, ha una storia interessante: fu commissionata da Tamerlano dopo il successo della sua campagna militare in India. L’edificio venne completato nel 1404. Per i tempi si trattava di una moschea gigantesca, ma costruita con qualche difetto strutturale, che nel 1897 la portò al crollo durante un terremoto. Nel 1974 fu ricostruita sulla base degli antichi progetti. I documenti storici del medioevo ne parlano come una delle più belle mosche d’Oriente. Probabilmente il progettista si era ispirato alla Sala delle mille colonne di Delhi in India. La cupola che copre la sala di preghiera principale è alta ben 40 metri e è interamente decorata con mosaici dorati.

* Il Mausoleo Gur-e Amir, nella cui cripta è conservato il sarcofago di Tamerlano. L’edificio assomiglia parecchio a un grandioso palazzo, con una cupola a bulbo alta ben 34 metri. Accanto a Tamerlano furono tumulati anche figli e nipoti, i suoi maestri e molti ministri del suo governo.

* L’osservatorio astronomico di Ulug Beg, su tre piani, venne portato alla luce solo nel XX secolo.

* L’imponente necropoli di Shah-e-Sinda: si trova ai margini del centro urbano di Samarcanda. Vi si trovano moschee, mausolei e molti altri monumenti funebri, tra i quali uno in cui si dice che sia stato riposto il corpo del cugino del profeta Maometto. Le facciate dei mausolei sono prevalentemente rivestite da decorazioni in maiolica blu, su cui sono raffigurati i più svariati motivi ornamentali.

1 commento su “Samarcanda, lungo la mitica Via della Seta”
  1. Anvar ha detto:

    Wonderful!


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