Cordoba, viaggio nel tempo e nella natura

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La città spagnola di Cordova (Cordoba in spagnolo) offre ai visitatori importanti opere artistiche e monumentali, una cucina deliziosa, un’intensa vita culturale e, per chi ama la natura e il relax, degli splendidi parchi naturalistici.

La più importante attrazione turistica assolutamente da non perdere tra i vicoli tortuosi e i cortili labirintici è la Mezquita-Catedral (nella foto), una moschea riconvertita in cattedrale, considerata la più significativa costruzione dell’architettura religiosa moresca in Spagna. Infatti nessun’altra opera può vantare un progetto architettonico e un’esecuzione di tale livello. Del complesso architettonico fa parte anche il Patio de los Naranjos, situato a nord, un cortile contenente un aranceto e racchiuso all’interno di mura.

Raccomandiamo anche una visita al Gran Teatro di Cordoba, creato dall’architetto Amadeo Rodríguez. Costruito nel XIX secolo e inaugurato nel 1873, fu chiuso nel 1970 per subire varie ristrutturazioni che però non hanno influito n modo determinante sulla sua configurazione originale. A seguito di una richiesta di demolizione da parte dei suoi proprietari, si fece carico della sua sorte lo stesso Consiglio Comunale che, dopo essere riuscito a dichiararlo patrimonio di interesse storico-artistico, commissionò il progetto di rimodellamento del palazzo a Giuseppe A. Gomez Luengo. Oggi al suo interno si tengono rappresentazioni di teatro, danza, musica classica e lirica.

L’Alcazar dei re cattolici rappresenta un’altra faccia della Spagna religiosa e medievale: un altro palazzo-fortezza in cui vissero i re cattolici per otto anni. Questo edificio è stato è stato poi residenza reale e sede del Tribunale del Santo Uffizio, poi carcere civile e infine carcere militare. Possiede un magnifico giardino, noto come il Paseo de los Reyes, (la passeggiata dei re) dove si trovano le statue dei re che hanno legato la loro storia a quella della cittadella. E’ stato dichiarato Monumento Storico nel 1931 ed è stato dichiarato dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità nel 1994. I giardini dell’Alcazar sono protetti dal P.G.O.U. dal 1986, il Piano Generale per l’Organizzazione Urbana in Spagna.

Il Parco Naturale de la Sierra de Hornachuelos offre elementi di grande interesse per le sue risorse faunistiche e botaniche. E’ situato nella parte centro-occidentale della provincia di Cordoba in una zona protetta della Sierra Morena. La sua struttura è ricca di minerali di ardesia e quarzite. All’interno del parco si trovano due tipi di vegetazione: quella che copre la macchia mediterranea (soprattutto querce e querce da sughero) e quella che è possibile trovare sulle rive dei corsi fluviali (soprattutto salici, frassino, pioppo e ontano). I fiumi Bembezar, Ciudadeja e Guadiato attraversano il parco e creano dei serbatoi idrici lungo la strada. Per la gioia degli ornitologi, il grifone ha nella Sierra de Hornachuelos una delle più grandi colonie dell’Andalusia, e si trova qui una delle ultime colonie di avvoltoi neri nella Sierra Morena.

Il parco Naturale delle Sierre Subbetiche si trova tra diverse catene montuose parallele, tra i corsi dei fiumi e Guadajoz Genil. La morfologia del territorio è carsica. La vegetazione dominante nel parco è di tipo mediterraneo e vi si può osservare una nutrita fauna di rapaci. Qui sono presenti l’aquila reale, l’aquila del Bonelli, il grifone, l’avvoltoio, il corvo piquirroja, il falco pellegrino, il falco e l’astore oltre alla cicogna bianca e all’upupa. Tra i rettili, abbondano le lucertole, mentre tra i mammiferi i più rappresentativi sono gli stambecchi e la capra. Due tipi di vegetazione dominano il parco: la vegetazione di tipo mediterraneo (quercia e corbezzolo) e quella tipica delle sponde fluviali (pioppo bianco, salice e ontano). Sono state inoltre rilevate numerose specie endemiche, come il Narciso bugei e le cosiddette Rose del diavolo.


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