Sipadan, la Mecca del diving nel Borneo malese

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00810027Se siete dei sub esperti e avete già esplorato i fondali del nostro Mediterraneo e del Mar Rosso e desiderate spingervi lontano per vedere qualcosa di davvero speciale e soprattutto i grandi pelagici dovete assolutamente prendere in considerazione una vacanza all’isola di Sipadan.

Situata al largo della costa nord orientale del Borneo, in passato, fu la Mecca della comunità subacquea; Jacques Cousteau ne esaltò la varietà delle specie e la biodiversità della vita marina definendola “un capolavoro intatto”.

Sipadan, comunque, è tuttora una meta irrinunciabile per tutti i sub che collezionano le immersioni più belle del mondo e una delle destinazioni subacquee più famose non solo nel Borneo malese, ma nel mondo intero, insieme alle Galapagos e a Truk in Micronesia. La fauna marina è incredibile, si parla di macroimmersioni mozzafiato, tuttavia anche il resto è notevole: spugne e coralli pullulano sempre di pesciolini di mille colori.

Al Barracuda point, non appena entrati nella corrente, vi ritroverete (il nome è una garanzia) in mezzo a enormi branchi di barracuda, tanto fitti da oscurare la luce che filtra dalla superficie. La parete, prima di sprofondare nel blu, è decorata da grandissime gorgonie, vale la pena distrarsi un attimo nell’attesa. Sempre presenti le tartarughe, avrete inoltre ottime possibilità di incontrare squali grigi, grandi cernie e, più in profondità, squali martello.

Durante l’immersione al South Point sarete indecisi se ammirare la coloratissima parete e le sue piccole forme di vita o allungare lo sguardo verso il blu aspettando il pesce grosso; non è improbabile vedere squali martello e squali volpe. Vi potrebbe anche capitare di essere circondati da squali pinna bianca che oziano sul fondale o presidiano il reef. A sette metri di profondità farete sicuramente amicizia con frotte di Carangidi sempre pronti a giocare o coi grossi pesci Pappagallo col corno o con le tartarughe, diventate il simbolo dell’isola, che nuotano, giocano, mangiano con nonchalance intorno ai sub.

La grotta delle tartarughe è un’immersione molto suggestiva a 20 metri: all’ingresso la grotta è molto ampia, ma va via via stringendosi in cunicoli sempre più intricati e bui (la torcia è d’obbligo) in cui si sono formate delle stalattiti e dove sono visibili gli scheletri di carapaci e tartarughe che, si narra, vengano a morire qui. Ci sono anche lo scheletro di un delfino e di un marlin perfettamente conservati.

Per motivi di tutela ambientale ora tutti i resort dell’isola sono chiusi, ma è possibile immergersi a Sipadan pernottando nelle vicine isole di Mabul, Mataking e Kapalai.

Sipadan è anche un’isola dalla bellezza tropicale ammaliante: il cielo blu, il mare cristallino. Ma è sott’acqua che dà il meglio di sé.


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