Il Duomo di Monza: tra storia e arte nella Brianza

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Fondato alla fine del VI secolo dalla regina Teodolinda, moglie del re longobardo Agilulfo, come cappella del Palazzo Reale, è situato in una zona all’epoca marginale del borgo di Monza, mentre oggi risulta essere il centro della città, una sorta di fulcro attorno al quale essa si è sviluppata.

Di questa prima fase di edificazione non sopravvive quasi nulla, fatta eccezione per pochi materiali oggi conservati nel museo del Duomo. Grazie alle fonti, tuttavia, sappiamo che doveva avere una struttura longitudinale a tre navate preceduta da un atrio quadriportico.

Straordinaria testimonianza di quell’epoca è il grande tesoro formato da suppellettili con funzione liturgica e da doni offerti dalla regina, opere di oreficeria e di avorio: tra essi la Corona Ferrea, straordinario saggio di oreficeria, la Croce di Agilulfo e molti altri pezzi.

Una seconda fase costruttiva operata per ampliare l’edificio risale a metà del Trecento. La volontà era quella di realizzare una grande basilica per ospitare le tre corone imperiali: quella in argento assunta ad Aquisgrana, quella in oro a Roma e quella in ferro a Monza. Viene inoltre ripresa l’attività decorativa interna, con opere del Legnanino e del Castellino, di Sebastiano Ricci e Filippo Abbiati, oltre a Giovan Angelo Borroni e Mattia Bortoloni, nonché Carlo Innocenzo Carloni.

Le visite al museo e alla corona ferrea sono possibili da martedì a domenica dalle ore 9.00 alle ore 13.00  e dalle ore 14.00 alle ore 18.00.

 

 

 


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