Costa ionica della Calabria: itinerario da Stilo a Capo Spartivento

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Continuiamo il nostro viaggio sulla riviera dei Gelsomini, tra le province di Catanzaro e Reggio Calabria. Eravamo partiti da Catanzaro, ora toccheremo le seguenti tappe:

* Stilo, la città di Tommaso Campanella, custodisce uno dei monumenti più pregevoli e singolari della Calabria, la chiesa bizantina detta “La Cattolica”;
* Bivongi, ai piedi del Monte Consolino con la spettacolare cascata del Marmarico, molto particolare perché lascia allo spettatore l’impressione che l’acqua formi dei filamenti che non si muovono;
* Monasterace: ovvero la greca Kaulon emersa nel litorale, dove vale la pena di ammirare il tempio dorico a balcone sulla spiaggia;
* Riace: diventata famosa nel mondo da quando nei suoi fondali furono rinvenuti i famosissimi bronzi risalenti al periodo della Magna Grecia – ci ricordano quanto la Calabria sia una terra ricca di storia
* Roccella Ionica, uno splendido centro medievale fortificato per tre secoli governato dai principi di Carafa – di cui resta la rupe con il castello angioino. Nel medioevo la cittadina era invece al centro di una vasta zona fortemente grecizzata/bizantinizzata. I resti della cittadella medioevale possono essere visitati con una passeggiata panoramica che parte da Torrente Zirgone, passa per il promontorio e arriva alla torre di avvistamento di Pizzofalcone sull’omonima rupe. Ogni estate Roccella è sede di un famoso festival jazz.
* Marina di Gioiosa è una splendida località turistica, il cui mare ha meritato più volte la bandiera blu;
* Le vestigia greche di Locri da sole valgono un lungo soggiorno: la Magna Grecia continua a emergere negli scavi di Locri Epizefiri (nel territorio di Capo Bruzzano);
* Gerace, nell’entroterra di Locri è un borgo medievale di rara suggestione e praticamente intatto, con un castello, le case aggrappate a una rocca e dominate da un’imponente cattedrale normanna dell’XI secolo (nella foto);
* Casignana: qui si trovano le vestigia romane della maestosa villa romana, con le terme e gli splendidi mosaici;
* Bianco è un paesino rinomato per i vini passiti Greco e Mantonico. Ricordiamo che la Calabria è terra di origine di vari vitigni autoctoni. Questi passiti sono dei vini dolci che costituiscono un eccellente abbinamento con formaggi e dessert;
* Africo: qui si possono ammirare delle scogliere eccezionalmente belle:
* Brancaleone Marina: qui Cesare Pavese visse assai male il suo confino politico. Sulla spiaggia le tartarughe caretta caretta depongono le uova.

Superato Capo Spartivento, meritano una visita:
* Pentedattilo, simbolo dei paesi abbandonati della Calabria, aggrappato con tenacia e inquietudine alla sua rupe; e poi
* Bova Marina. Qui, sotto il Santuario della Madonna del Mare e una torre saracena del XVI secolo, si aprono due insenature che guardano a destra e a sinistra del promontorio, in un mare di un azzurro luminoso. Siamo nell’area dei paesi grecanici, come Bova e Condofuri, sulla punta estrema dello Stivale, dominata dai contrafforti dell’Aspromonte e circondata dalle piantagioni del bergamotto, l’agrume pregiato che cresce solo su questo lembo di terra.

Il viaggio non potrà che essere rallegrato dalla gastronomia locale: profumi e sapori unici grazie al mix di boschi millenari e calore mediterraneo, con una combinazione magica di spezie e oli, peperoni, peperoncini, melanzane. E poi il favoloso pesce: soprattutto tonno, pesce spada e cernie; piatti saporiti da abbinare a un vino pregiato come il Cirò.


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