Dieci cose da non perdere a Liegi

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Abbiamo visitato Liegi qualche giorno fa e ne siamo rimasti particolarmente colpiti: si tratta di una città moderna e fortemente proiettata verso il futuro che al contempo mantiene viva la sua storia e le sue tradizioni. Liegi è un albero robusto con radici salde e con i rami che non si seccano mai, anzi continuano a crescere e a rinverdirsi. Insomma una città da visitare e soprattutto da vivere.

Ecco quindi i nostri 10 consigli su cosa fare-vedere-mangiare nella Cité Ardente:

* Visitare l’avveniristica Stazione TGV Guillermins disegnata nientepopodimeno che da  Santiago Calatrava. La stazione è diventata il simbolo della città e grazie alla sua architettura modernissima ma di ispirazione gotica bene rappresenta il binomio tradizione-innovazione che la anima. Questa costruzione non è solamente una stazione ma è un vero e proprio luogo di ritrovo, vi si tengono spesso concerti, mostre d’arte moderna e manifestazioni di vario tipo. Insomma più che una stazione è anche una stazione.

* Salire la maestosa scalinata della montagna Bueren per godere del panorama Liegese dall’alto. Ok, sono 373 gradini. Ma la vista mozzafiato che si gode dalla cima è impagabile!

* Perdersi per il sentier des Coteaux, un dedalo di stradine sulle quali si aprono giardini, terrazzi e scorci veramente suggestivi.

* Mangiare gli squisiti boulets à la liegeoise (polpette alla maniera di Liegi). Noi, ospiti dell’ufficio turistico della Vallonia, le abbiamo assaggiate al ristorante Chez Philippe. Ovviamente accompagnate dalle immancabili patatine fritte, tipica specialità belga. Se avete ancora fame potete provare il gaufre de Liège, ovvero il waffle alla liegese.

* Visitare il Palais Curtius, polo museale d’eccellenza e tipico esempio di architettura mosana del XVII secolo. Fa parte del polo museale del Grand Curtius che comprende collezioni archeologiche, armi, il museo del vetro e quello delle arti decorative. La prima domenica di ogni mese l’ingresso è gratuito!

* Seguire le orme  di George Simenon, l’inventore del commissario Maigret. A Liegi potrete ritrovare i colori, gli odori, le nebbie, i palazzi e l’umanità che animano le pagine dei romanzi e dei racconti del celebre scrittore. Potrete seguire l’itinerario con audioguida che vi mostrerà la città con gli occhi di Simenon. Dal Palazzo di giustizia, ospitato dall’antica sede dei vescovi-principi fino alle vie del quartiere Otremouse – che praticamente è tutto un monumento al romanziere.

* Bere almeno un drink nel quartiere Le Carré. E’ una delle zone più antiche di Liegi e pure il quartier generale della nightlife liegese. Sulle sue caratteristiche stradine medievali si affacciano almeno una quarantina di locali dove si può ballare, bere ed ascoltare musica fino a tardi tutti i giorni della settimana. Se non siete più anagraficamente giovani, non disperate! C’è anche qualche locale che lascia nel dehors gli sbarbatelli e riserva le sale interne per i giovani d’altri tempi.

* Fare incetta di cioccolato Galler. E’ disponibile in un’infinità di gusti ed è decisamente più economico dei vari Godiva-Neuhaus-Wittamer – ma per gusto e qualità non ha niente da invidiare loro!

* Visitare una delle sette meraviglie del Belgio, ovvero il fonte battesimale del XII secolo custodito nella chiesa di St. Barthelemy. Si tratta del simbolo dell’arte mosana e sulle sue pareti è stato rappresentato per la prima volta nella storia dell’arte il volto di Dio.

* Visitare il “Village de Noël de Liège” (se il periodo lo consente, ça va san dire) che è il mercatino di Natale più antico e più importante del Belgio. Per quasi cinque settimane, più di 200 chalet in legno ospitano idee per i regali, artigianato locale, decorazioni natalizie e soprattutto un sacco di leccornie e specialità enogastronomiche! In piazza Saint Lambert, ogni anno vengono anche allestite sia una ruota panoramica che una pista per slittini con una discesa alta 15 metri.

Paolo Maiolin


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