I fenicotteri della Tanzania

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fenicotteri

Forse alcuni di voi ricordano la sequenza de La mia Africa in cui Karen Blixen/Meryl Streep e Denys Finch-Hutton/Robert Redford percorrono in volo i confini del Kenya. Oltre al paesaggio mozzafiato, dall’alto si vede un bellissimo lago popolato di fenicotteri. Ebbene: quel lago in realtà si trova in Tanzania, è il lago Natron, al confine col Kenya, a nord-est del parco di Ngorongoro.
Questo lago alcalino arriva a coprire una superficie pari a 60 km, si presenta in modo diverso a seconda dei momenti dell’anno e raggiunge la massima estensione alla fine della stagione delle piogge. È allora che vi si radunano innumerevoli stormi di fenicotteri, colorando di rosa le sue acque scintillanti.
Tutta la zona circostante il lago è particolarmente suggestiva, una campagna desolata che dà una sensazione di spazio immenso. Percorrendola incontrerete spesso le tribù Masai che vivono nella zona, pastori nomadi che mantengono la tradizione e ancora oggi vivono con gli stessi usi e costumi di secoli fa. Non sarà difficile comunicare con loro, nonostante la barriera linguistica, e sicuramente non resisterete alla tentazione di acquistare da loro qualche souvenir di artigianato locale.
Alloggiando al Lake Natron Camp (campo tendato fisso con servizi privati gestito da Masai che mediano tradizione e modernità) potrete ritrovare il contatto con la natura anche nella quotidianità: dormire in tenda sentendo i rumori degli animali, cenare all’aperto e fare colazione guardando il sole sorgere e in pochi istanti infiammare di colore tutto il cielo. Avrete l’occasione di sperimentare quelle sensazioni tipiche che sicuramente, al ritorno, vi causeranno il celeberrimo “mal d’Africa”. Tra l’altro il personale del campeggio sarà lieto di accompagnarvi non solo al lago, ma anche alle cascate di Engare Sero, dove potrete fare il bagno, e, volendo, anche un salubre idromassaggio naturale.
Un’altra attrazione del luogo è il vulcano Ol Doinyo Lengai, 25 km più a Sud; potrete accontentarvi di vederlo, o addirittura scalarlo, se siete abbastanza allenati per questo genere di attività, o come riscaldamento prima di affrontare il Kilimangiaro?!


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