Il cuore di Siracusa batte a Ortigia

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Poche città sanno essere affascinanti come Siracusa: monumenti d’età classica e palazzi barocchi si alternano e si fondono in un tessuto urbano unico al mondo. Tant’è vero che la città di Siracusa (insieme alle Necropoli rupestri di Pantalica, nei pressi di Sortino) è stata dichiarata Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.

Il quartiere di Ortigia, che sorge sull’isola che i siracusani chiamano affettuosamente “scoglio”, è il cuore di questa perla. All’isola di Ortigia si accede tramite due ponti, oppure, e sarebbe il modo più fascinoso, dal mare. In poco più di un chilometro quadrato si concentrano tali bellezze artistiche e paesaggistiche che una sola giornata non basterà nemmeno al visitatore più distratto. Non può essere altrimenti in un posto come questo, che è stato abitato fin dal XV secolo a.C.

Il gioiello più prezioso nascosto nel cuore di Ortigia è senz’altro il Duomo (un meraviglioso connubio di basilica cristiana sovrapposta all’antecedente tempio di Atena), ma si resterà senza parole di fronte al panorama che si apre davanti al sito della fonte Aretusa. La peculiarità di Ortigia è, infatti, quella di avere diverse sorgenti di acqua dolce fra cui la più famosa è, appunto, Aretusa. La fonte deve il nome alla ninfa Aretusa, trasformatasi in fonte per sfuggire ad Alfeo, che in alcune leggende è un cacciatore e in altre il dio di un fiume del Peloponneso.

Da qualunque angolo la si osservi Ortigia non mancherà di sorprendere i visitatori; il consiglio, dunque, è quello di percorrere in libertà tutti i suoi vicoli, senza, però, lasciarsi sfuggire nessuno scorcio, specie al tramonto.

www.ortigia.it


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