San Salvatore in Chora: imperdibile per chi visita Istanbul

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Ieri ci siamo trasferiti in Turchia, visitando virtualmente la Basilica di Santa Sofia a Istanbul. E vogliamo restarci anche oggi, per fare una visita immaginaria in uno dei più bei monumenti della Turchia, inclusa dall’UNESCO tra i patrimonio dell’umanità: la chiesa di San Salvatore in Chora. In turco si chiama Kariye Kilisesi o Kariye Camii, e si trova a Edirnekap?, un sobborgo di Istanbul. Come per Haghia Sophia, si tratta di un altro grande monumento di epoca bizantina, anch’esso trasformato in moschea dagli Ottomani e poi – esattamente come Santa Sofia – dichiarato museo (con il nome turco di Kariye Müzesi) da Atatürk, per diventare un bene laico, patrimonio di tutte le genti e di tutte le fedi.

Se paragonata ad altri edifici religiosi di Istanbul, la chiesa è piuttosto piccola, ma si tratta comunque di un vero gioiello, soprattutto per la bellezza e l’imponenza degli interni. L’edificio è formato da tre aree: ingresso (nartece, ulteriormente suddiviso in nartece interno ed esterno), un corpo principale (naos), e una cappella (paracclésion). L’edificio possiede sei cupole, due sul nartece interno, una sulla cappella e tre sul naos, una delle quali è la più grande di tutte per dimensioni.

La chiesa di San Salvatore in Chora è famosa in tutto il mondo per i mosaici, gli affreschi e le decorazioni in oro del XIII e XIV secolo, i cui temi principali sono l’Incarnazione e la Salvezza, mentre nella cappella funeraria il motivo iconografico principale è quello della Resurrezione. Molto significativi anche quelli che adornano il portico e mostrano la Madonna e Gesù che dominano sul mondo. Splendido anche l’affresco sulla cupola della cappella funebre, che mostra Maria con il Bambino circondata dagli angeli.

Se state trascorrendo un periodo a Istanbul, dovete senz’altro dedicare mezza giornata alla visita di questa incantevole chiesa. Potete tranquillamente affittare un taxi concordando un prezzo accettabile di andata e ritorno. I turchi sono molto affabili. State solo attenti a non farvi abbindolare con il resto del pagamento: sono ancora in circolazione le vecchie lire turche che non valgono più niente, ma sono spesso rifilate agli stranieri poco accorti. Lo diciamo perché è successo proprio a noi!


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