L’isola greca di Lefkada: una meta per veri intenditori

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Lefkada

Guardate che colori e che mare! Siamo nell’arcipelago delle isole Ionie, a metà strada tra Corfù e Cefalonia, precisamente a Lefkada (in italiano si chiamerebbe Leucade o Santa Maura). Una meta di grande fascino, soprattutto perché non molto nota e poco battuta dal turismo. Una caratteristica che le ha permesso di mantenere intatti paesaggi e costumi: non a caso è annoverata tra le 10 più belle isole della Grecia.

Che cosa ci attende a Lefkada? Coste frastagliate e rocce verticali a strapiombo sul mare, orlate da lunghe spiagge di sabbia dorata nella parte ovest dell’isola. A cui fanno da contrappunto a est promontori, baie, vallate, canyon tra le montagne, in quella che è la parte  decisamente più accessibile e sviluppata dal punto di vista turistico.

Ecco le principali attrattive di Lefkada, non necessariamente in ordine di importanza:

* Vasiliki, cittadina situata nella parte sud dell’isola in una vasta baia. Grazie al vento che qui soffia costantemente, Vasiliki è forse il centro per il windsurf più importante in Europa, e comunque una località eccellente per gli amanti degli sport acquatici. La spiaggia di Vasiliki è rocciosa e un po’ deludente, a meno che non si cammini per 1 chilometro fino al lido di Pondi oppure non si salga su un caicco diretto a alla spiggia di Ayiofili, o addirittura non ci si sposti verso la costa occidentale dell’isola, decisamente più sabbiosa.

* Nydri è un altro centro importante sulla costa est. Qui le spiagge sono coperte da ciottoli e lo scenario è estremamente pittoresco. Cuore pulsante di Nydri è il molo di Akti Aristoteli Onassi, dove si trovano gran parte dei ristoranti e dei bar eleganti. Da Nydri si può partire alla scoperta dell’entroterra, prendendo a noleggio un’auto, una moto. Per esempio vale la pena di fare una puntatina al tranquillo villaggio di Vournikas. E poi su per la collina verso Syvros e ancora giù verso Syvota, dove si trova una romantica caletta.

Da Nydri partono i caicchi e le barche a noleggio che fanno la spola con gli isolotti appena al largo (Skorpios, Sparti, Scorpidi, Madouni). Ma soprattutto è il punto di partenza per un traghetto che in 20 minuti porta su Meganissi (o Meganisi). Quest’utilma è un’isola assai poco abitata: ci sono solo una manciata di immacolati villaggi – Vathy, Spilia, Spartohori e Katomeri – dove si trovano giusto i servizi essenziali e un hotel. Però a Meganissi il paesaggio è davvero fiabesco.

* Lefkada è anche il nome del capoluogo dell’isola. Pur essendo stata parzialmente distrutta da due terremoti avvenuti una sessantina di anni fa, conserva alcuni preziosi monumenti, per esempio le cappelle private del centro storico, riccamente decorate con veri capolavori della scuola di pittura ionica, che fa capo all’artista Zakyanthian Panagiotis Doxaras. Da vedere anche due musei: il Museo Fonografico, dove si possono acquistare rare cassette di musica greca tradizionale e il Museo Archeologico, che custodisce interessanti esposizioni sulla vita quotidiana, religiosa e le usanze funerarie dell’antichità greca. La spiaggia migliore della città di Lefkade è Giras, lunga circa 4 km e spesso deserta anche in alta stagione: qui si può raggiungere il perfetto relax. Non molto lontano da essa si può intraprendere un interessante itinerario che in un paio d’ore permetterà di vedere sia il borgo di Frini che il Monastero abbandonato di Faneroméni. Il sentiero è stretto e ripido, ma permette di ammirare dall’alto il magnifico panorama della città e della laguna.

* Agios Nikitas, sulla costa occidentale è una delle migliori località di villeggiatura di Leucade. Con un taxi di mare si raggiunge la spiaggia di Mylos, una lunga lingua di ghiaia, non tanto adatta per i bambini, ma ideale per coloro che vogliono sperimentare il kite o il windsurf. Camminando per tre quarti d’ora si giunge invece alla spiaggia più rinomata in assoluto per la sua sabbia fine, Kàthisma, purtroppo quasi totalmente priva di ombra. Agios Nikitas è anche il punto di partenza per salire a Kalamitsi, il più antico villaggio dell’isola, un tempo baluardo contro i pirati. A Kalamitsi restano vari mulini a vento e alcune chiese, in un paesaggio che ha del primitivo.

* Athani è una località a una quarantina di kilometri dal capoluogo. Un po’ remota, ma da qui si raggiungono tre spiagge bellissime: Gialos (bisogna percorrere 4 kilometri di strada asfaltata), Egremni (lungo una ripida strada in discesa solo parzialmente asfaltata) e Porto Katsiki, uno spettacolare arenile dorato molto adatto alle famiglie con i bambini. Per la cronaca, secondo la leggenda, proprio a Porto Katsiki si suicidò la poetessa Saffo, gettandosi nel vuoto.

* Capo Lefkatas è un promontorio alquanto spoglio dalle cui scogliere si lanciano gli amanti del parapendio. Ma è anche un buon punto di partenza per le escursioni a cavallo oppure per scendere e praticare le immersioni subacquee.

* Karyà, per chi ama le zone rurali, è un paese ‘verace’ dell’entroterra, rinomato soprattutto per i pizzi e i ricami. Qui le donne lavorano ancora con un antico punto di ricamo detto karsaniko

* I canyon di Sfakiotes e di Haradiaticos nella parte orientale dell’isola.

Come si arriva a Lefkada? Non c’è modo di giungervi direttamente, bisogna prima raggiungere Atene. Poi dovete prendere un volo interno di Olympic Arlines per Preveza, che si trova sulla costa dell’Acarnania. L’isola è infatti collegata alla terraferma con un ponte mobile. Oppure, si può raggiungere raggiungere Lefkada via mare partendo da Brindisi, Bari, Ancona o Venezia, con scalo a Igoumenitsa per poi salire su un autobus che porta a Lefkada dopo un viaggio di 2 ore.

1 commento su “L’isola greca di Lefkada: una meta per veri intenditori”
  1. Frank ha detto:

    Bellissima Lefkada!!!

    a poche ore dall’Italia un’isola che sembra il paradiso!!


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