L’Abbazia marchigiana di Chiaravalle, un’altra fondazione cistercense

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Nel popoloso centro sorto nel Cinquecento e sviluppatosi particolarmente nel Settecento e Ottocento, sorge una importante Abbazia; la città è Chiaravalle, in provincia di Ancona, e l’edificio di culto è la chiesa di Santa Maria in Castagnola, conosciuta meglio come Abbazia di Chiaravalle, da non confondersi con quella alle porte di Milano (precisamente tra il quartiere Vigentino e Rogoredo) di cui abbiamo già parlato in questo post. L’abbazia marchigiana, risalente al 1126, è una delle tre fondate in Italia dai monaci cistercensi di Clairvaux.

La facciata è preceduta da un portico rifatto nel 1688 e presenta un portale a pieno centro, sovrastato da un rosone e da una bifora. Sopra, un frontone triangolare di epoca posteriore. I fianchi sono semplici ma arricchiti da contrafforti. Nel punto corrispondente alla sesta campata interna sorge un campanile coevo al rifacimento del portico.

L’interno è a croce latina e diviso in tre navate, scandite da dodici pilastri cruciformi che sorreggono archi gotici e volte a crociera costolonate. L’abside è rettangolare e viene illuminato grazie alla luce che passa attraverso a due monofore e un oculo.

 

 

 


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