Bagheria: la città di Tornatore

Di

Villa_Palagonia

È risaputo che la miglior pubblicità per una città o una regione è costituita da un film girato sul suo suolo. Questo sta succedendo anche per Bagheria, la cittadina siciliana dove Giuseppe Tornatore ha ambientato il suo splendido Baarìa. Da sempre molto amata dai palermitani, ora la cittadina sta suscitando entusiasmo e interesse tra i turisti desiderosi di vedere dal vivo i luoghi immortalati nel film. Il regista è nato proprio qui, nel 1956. E del resto, come vedremo più avanti, questa è una terra a cui sono legate molte personalità dell’arte, della letteratura, della fotografia.

Bagheria è definita ‘la città delle ville’, poiché è ricca di splendidi edifici residenziali in stile tardo barocco, purtroppo non tutti conservati a dovere, ma sempre affascinanti. Una visita alla città non può che iniziare con la strada principale del paese: corso Umberto I, oggi isola pedonale con negozi moderni, molto diversa dalla via ricostruita nel film di Tornatore. Oggi di antico resta soltanto la chiesa Madre, risalente al 1700.

In posizione perpendicolare a corso Umberto I sorge un’altra strada importante, corso Butera, anche detto ‘lo Stradone’, poiché collega Bagheria e il lungomare di Aspra, un’affascinante borgo marinaro. In fondo a esso sorge Palazzo Butera, la più antica dimora storica di Bagheria: una sorta di castello medievale a forma rettangolare protetto da mura e torri, con due ampie scalinate e due grandi cortili interni.

Qui vicino, in via Diaz, si trova la casa studio di Renato Guttuso, uno dei maggiori pittori italiani contemporanei che adorava la Sicilia e il suo mare. Principalmente a lui è dedicata la pinacoteca comunale ospitata nella Villa Cattolica, un’elegante residenza situata in una zona verdeggiante all’ingresso del paese e costruita con una mescolanza di stili, dal castello medioevale al barocco. Dal suo retro si possono ammirare il golfo di Palermo e il lungomare di Aspra. La villa Cattolica è famosa anche per la leggendaria Stanza dello scirocco, una camera realizzata nel sottosuolo, fresco rifugio in caso di caldo torrido.

Tra le altre ventuno case storiche di Bagheria un posto speciale è riservato alla Villa Palagonia (nella foto), anche detta ‘Villa dei mostri‘ per via delle sculture decorative che raffigurano animali fantastici, gnomi, figure mitologiche, soggetti antropomorfi e mostruosi. Anch’esse fanno da sfondo ad alcune delle scene più intense del film di Tornatore. L’interno è arredato in maniera altrettanto bizzarra e ha un curioso Salone degli specchi dove l’immagine degli ospiti si moltiplica e si riflette in maniera deformata.

Da non perdere anche la Villa Valguarnera, situata dentro un parco recintato. Qui visse la sua adolescenza la scrittrice Dacia Maraini, che infatti ne ha parlato doviziosamente in due importanti romanzi: Bagheria e La lunga vita di Marianna Ucrìa.

Dalla Villa Valguarnera si ammira l’oasi naturalistica del Monte Calatalfiano e la collina di Solunto, dove si trovano alcune vestigia fenicie: statue mitologiche, un’agorà, un teatro.

Chi ama il mare non può perdere l’itinerario che va da Aspra a Capo Zafferano passando per Porticello e Mongerbino. In questa zona sono presenti bellissime grotte marine e il celebre Arco azzurro, stampato nell’immaginario collettivo degli italiani grazie a  una storica pubblicità dei Baci Perugina. Lo riconoscete?

Arco_Azzurro


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