Che cosa vedere a Porto Torres?

Stiamo già scaldando i motori per l’estate, ovvero preparando vacanze da sogno all’insegna del relax e del mare. Oggi vi proponiamo un volo in Sardegna, per conoscere meglio Porto Torres, in provincia di Sassari e uno dei più importanti scali marini per i turisti che visitano la meravigliosa isola – e situata ad appena una trentina di chilometri dall’aeroporto di Alghero-Fertilia per coloro che preferiscono l’aereo.

Oltre alle celebri spiagge che si estendono verso la penisola di Stintino e l’isola dell’Asinara, Porto Torres è anche una località ricca di testimonianze storiche e artistiche che meritano una visita approfondita.

Che cosa vale la pena di visitare nella zona di Porto Torres?

* Sicuramente la necropoli di Su Crocifissu Mannu, risalente al 3200-1500 a.C. Vi si trovano 22 tombe, alcune delle quali decorate con bassorilievi.

* Il parco archeologico della colonia e necropoli romana di Turris Libissonis, fondata nel I secolo a.C. alla foce del rio Mannu; vi si trovano gli edifici termali, ovvero i resti del cosiddetto Palazzo di Re Barbaro e un ponte romano.

* Il Museo nazionale Antiquarium Turritanum, situato nei pressi di un ponte romano. Raccoglie reperti in bronzo, vetro e ceramica, statue e iscrizioni provenienti dagli scavi romani di Turris Libissonis (databili dal I al IV secolo d.C.).

* La basilica di San Gavino (nella foto), la più grande della Sardegna in stile romanico pisano. Risale all’anno 1000 e fu edificata sopra un’area adibita a necropoli paleocristiana. Molto interessante l’interno della chiesa, con due absidi contrapposte; e l’anticripta nella quale sono contenuti alcuni notevoli sarcofagi romani dei martiri Gavino, Proto e Gianuario. Al di sotto si possono visitare i resti della necropoli.

* La chiesetta di Balai, meta molto amata dai turritani per i magnifici panorami e le calette sottostanti.