Sardegna: suggerimenti per alcune mete turistiche meno costose

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Difficile, se non impossibile, essere delusi dalla Sardegna. Quest’isola è meravigliosa e ricchissima di sorprese di tutti i tipi: naturalistiche, culturali, gastronomiche. Se proprio bisogna trovare un difetto bisogna dire che nella bella stagione è presa d’assalto da orde di turisti. Del resto, le offerte per la Sardegna presso i tour operator non mancano e di solito il rapporto qualità-prezzo è di tutto rispetto.

Oggi però vogliamo suggerire alcune località meno conosciute e sicuramente più economiche della media, che però vale la pena di prendere in considerazione sia per un soggiorno prolungato, sia per una visita giornaliera.

Iniziamo parlando di Lanusei, il capoluogo dell’Ogliasatra, in provincia di Nuoro. Situato a quasi 600 metri di altitudine, è una fresca villeggiatura in un’eccezionale posizione panoramica, ricca di boschi incontaminati. La vista sui monti e sulla costa di Arbatax (nella foto) è incantevole, sia per le forme che per i colori. Qui si possono fare delle belle passeggiate fino alla sorgente Marcusei e nel bosco di Seleni, oppure visitare alcuni dei tanti nuraghi della zona.

Scendiamo poi a Marina di Gonnesa, nella parte sud-occidentale dell’isola, sull’omonimo golfo. Qui si presenteranno ai vostro occhi circa quattro chilometri di spiaggia stupenda di sabbia chiara e molto ampia, mai sovraffollata, neppure in altissima stagione.

Vi portiamo poi nel Sulcis (nella provincia di Carbonia-Iglesias), a Portoscuso (letteralmente: porto nascosto), proprio dirimpetto alla minuscola isola di San Pietro. Oltre alle bellezze balneari, questa zona ha molto da lasciare a chi ama la storia e l’archeologia. Tra insediamenti fenici, torri spagnole e un’antica tonnara, Portoscuso offre anche un centro storico molto suggestivo.

Infine, rimaniamo nella stessa provincia e visitiamo virtualmente Fluminimaggiore, situato nella valle del rio Mannu, che scorre dentro il paese. Da vedere la bella spiaggia di Portixeddu e il promontorio di Capo Pecora, con il suo panorama mozzafiato. E poi il “Museo dell’antico mulino ad acqua”, dedicato a un mulino del 700 che macinava il grano sfruttando la forza delle acque del Riu Mannu.


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